Il messaggio in codice di Osama «È l’ora dell’attacco all’Europa»

Secondo annuncio in due giorni per lo sceicco del terrore. Il Vaticano respinge le accuse sulle vignette danesi: «Le abbiamo condannate, nessuna crociata»

Il messaggio in codice di Osama «È l’ora dell’attacco all’Europa»

Potrebbe nascondere dei messaggi in codice, magari per imminenti attacchi, il minaccioso sermone di Osama Bin Laden contro l’Europa e il Papa. Mercoledì sera lo sceicco del terrore è riapparso su internet con un audio di cinque minuti. Solo un primo tempo, visto che ieri è tornato all’attacco: la televisione araba Al Jazeera ha trasmesso un nuovo messaggio rivolto ai palestinesi incitandoli alla guerra santa e a usare «ferro e fuoco» per liberare l’Irak e la Striscia di Gaza.
Quanto alla minaccia contro il Santo padre i servizi segreti italiani sembrano prenderla molto sul serio. Il Comitato di analisi strategica antiterrorismo del Viminale si riunirà oggi per analizzare il testo del fondatore di Al Qaida. Osama minaccia il Papa e i dignitari musulmani, come il re di Giordania, o gli ulema, che lo incontrano. Inoltre fa riferimento alla campagna «crociata» che avrebbe permesso la ripubblicazione della famose vignette su Maometto. Il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi, ribadisce che «Il Papa e il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso hanno biasimato la campagna satirica contro l'Islam in più di un’occasione, le accuse non hanno fondamento». In ogni caso le parole contro il Papa non faranno cambiare i programmi del pontefice ma sono sufficienti per far alzare le antenne ai servizi segreti.
Sui forum in rete, vicini ad Al Qaida, i commentatori sono convinti che i nuovi messaggi nascondano delle indicazioni per scatenare degli attacchi in Europa. «Il discorso dello sceicco indica che si è deciso di colpire il cuore della terra crociata» sostiene un'analisi del primo messaggio. A firmarla è Moussa al-Hijri, un fiancheggiatore del terrorismo islamico. Nelle parole di Bin Laden il primo segnale arriva dal giudizio sulle vignette di Maometto ripubblicate da qualche giornale. «Questa è la tragedia più grande e pericolosa e il conto che vi faremo pagare sarà più caro», sostiene Osama. Il segnale più pericoloso riguarda Benedetto XVI. «Avete pubblicato quelle vignette, è una nuova campagna crociata nella quale il Vaticano ha un ruolo importante - tuona Bin Laden - Ma la risposta sarà in ciò che vedrete e non in ciò che sentirete».
La casa Bianca ha confermato che non ci sono dubbi: è la voce del fondatore di Al Qaida. Gli analisti europei sono da parte loro convinti che il riferimento alle vignette sia un tentativo di Osama di cavalcare l’indignazione del mondo musulmano. Indignazione che rischia di tornare ad esplodere se il 28 marzo il controverso politico olandese Geert Wilders, presenterà pubblicamente l’annunciato cortometraggio che attacca Maometto. «È un semaforo verde, un incoraggiamento per tutti coloro che potrebbero passare all'azione», spiega Jean-Pierre Filiu, professore presso l'Institut d'Etudes Politiques di Parigi.
Bin Laden non ha più un ruolo operativo, ma ieri il Washington Post rivelava che per l’intelligence occidentale è stato più facile penetrare l’Unione Sovietica, durante la guerra fredda, che Al Qaida.

Con i nuovi messaggi lo sceicco del terrore cerca di accreditarsi come leader politico e spirituale. Lo svedese Magnus Ranstorp, direttore delle ricerche alla Scuola nazionale di difesa, non ha dubbi: «Se accadrà qualcosa nelle prossime settimane, tutti penseranno che è opera sua, anche se non è vero».

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