Il 29 settembre del 493 il vescovo di Siponto, s. Lorenzo Maiorano, con altri sette vescovi e tutto il popolo al seguito, entrò nella grotta sul Gargano che lArcangelo Michele gli aveva indicato apparendogli tre anni prima. Dentro trovarono un altare coperto da un panno rosso con sopra una croce di cristallo. Su un sasso vicino era impressa lorma di un piede, segno che fu interpretato come lavvenuta consacrazione del luogo da parte dellArcangelo. Nel 490 il vescovo, cugino dellimperatore bizantino Zenone, vide Michele, che gli comandò di dedicare la grotta al culto cristiano. La grotta era stata, fin lì, dedita al culto pagano di Apollo e vi si praticava la divinazione. Ma il vescovo in quel momento aveva altro a cui pensare perché incombeva la minaccia degli Eruli di Odoacre. Questi, in effetti, posero lassedio a Siponto. Nel 492, perdurante lassedio, lArcangelo apparve ancora e incoraggiò i sipontini a effettuare una sortita, assicurando il suo aiuto. Limpresa ebbe successo e i barbari vennero sbaragliati. Il vescovo allora indisse una solenne processione di ringraziamento, ma solo lanno seguente si decise a eseguire il comando angelico di tre anni prima. Nel 1656 lultima apparizione dellArcangelo avvenne durante una terribile epidemia di peste.
Larcivescovo Giovanni Alfonso Puccinelli ebbe promessa la guarigione per tutti quelli che avessero preso un sasso dalla grotta e ci avessero fatto scolpire sopra una croce, nonché il nome dellArcangelo. I sassi, benedetti, avrebbero liberato la città dalla peste. E così fu.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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