Mike, Leonardo, meraviglia: caccia al nome per la ruota

Partiti i lavori per il progetto del Parco Sempione. I costruttori: "La struttura potrebbe diventare il simbolo della Milano della Moda". Partecipa al sondaggio: VOTA il nome per la ruota

Mike, Leonardo, meraviglia: 
caccia al nome per la ruota

Leonardo, Mike e la fortuna oppure la giostra delle meraviglie. A decidere a chi intitolare la ruota panoramica che Milano si troverà sotto l’albero di Natale sarà il destino, ma chiunque potrà dare un contributo. Per ora un sondaggio più emozionale che scientifico ha evidenziato che ai milanesi l’idea di una ruota su cui osservare «la città che sale» piace assai e che il progetto dovrebbe essere dedicato a Mike Bongiorno o alla Fortuna, ma, perché no, anche a Leonardo che, fra le sue moltissime «machinae», non avrebbe fatto fatica a teorizzare anche questo marchingegno del divertimento. Mentre si pensa ad un nome per la ruota - anche Il Giornale lancerà un sondaggio sul suo sito internet -, intanto, si provvede soprattutto a costruirla: stretti i tempi, molto l’entusiamo. L’equipe di Wonder Wheel, la società che si è aggiudicata il bando qualche giorno fa, è già stata in Svizzera dove i costruttori olandesi, del gruppo Ronald Bussnik, si sono subito messi al lavoro: «Abbiamo un mese e mezzo - spiega Fulvio Pelucchi di Wonder Wheel - :una volta assemblata, la ruota sarà trasportata in Germania per ottenere la certificazione europea - il Tuf -, necessario a questo tipo di impianti e poi sarà di nuovo smontata e pronta per il suo viaggio verso l’Italia». I Pelucchi hanno un lungo curriculum nel settore e non temono le sfide: Emilio, fra gli anni 20 e 40 del secolo scorso, mise in piedi un piccolo impero partendo da un luna park alla fiera campionaria. Fra le sue idee la ruota al Foro Italico di Roma e suoi anche ben sei progetti di ottovolante. «Lui era costruttore e gestore insieme, fu nominato cavaliere: lo chiamavano l’uomo di Porta Vittoria», ricorda con orgoglio il nipote Fulvio che con il padre oggi porta avanti la mission della sua Dinasty che è passata anche attraverso lo zio Cesare, direttore delle Varesine fino al 1994, socio fondatore di Gardaland nel 1974 e direttore del parco fr il 1983 e il 1995, proprio nel periodo di massimo Boom: «Oggi in città non abbiamo più impianti, gestiamo una pista di Go Kart a Buccinasco, ma, promuovendo l’idea di questa ruota, volevamo fare qualcosa per Milano». Ed ora Milano dovrebbe rispondere oltre che con l’entusiamo e con le file al botteghino per spuntare un biglietto per il tour dei cieli sopra la città, anche con una concreta vicinanza agli imprenditori. La ruota sarà infatti brandizzata e potrà ospitare pubblicità: anzi il 10 % degli introiti saranno girati al Comune oltre all’affitto per la concessione del suolo, così come previsto dal bando. I Pelucchi hanno le idee chiare anche in questo caso: «Lo disse già Philippe Starck, interrogato, tempo fa, sull’opportunità di una grande ruota a Milano - ricorda Pelucchi -: a Milano manca un monumento alla Moda, e questo potrebbe diventare proprio l’icona della Milano dello stile». Qualche contatto c’è già stato e intanto, per l’inaugurazione natalizia, la Wonder Wheel ha pensato anche ad una mostra fotografica con la storia della famiglia, dei luna park e l’evoluzione delle ruote panoramiche in questo secolo.

Ed allora sì, che ci sarà bisogno di un nome: «Ma Londra ha già il suo London eye - spiega Pelucchi -, Parigi ha la sua Grand roue: Milano deve distinguersi e creare qualcosa di originale». Chi ha la risposta gusta si prenoti e faccia «girare» la ruota.

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