«Brunch» ricco e appetitoso per il Milan con l’amaro in coda. Già perchè, incassato il rotondo 3 a 0 (secondo consecutivo), Allegri deve fare i conti anche con altre perdite della sua truppa: Zambrotta (problemi al polpaccio) e Gattuso (stiramento all’adduttore) rischiano di saltare la sfida di fine anno, sabato contro la Roma moltiplicando il numero degli assenti eccellenti (Inzaghi, Pato, Thiago Silva e Flamini). Di notte o a colazione, il Milan di campionato conserva le caratteristiche che l’hanno portato in cima alla classifica convincendo tutti, rivali («la più forte squadra incontrata» dixit Malesani) e critici.
Persino quando entrano Strasser (al debutto in A) e Antonini, la squadra non avverte cedimenti. Come contro il Brescia i rossoneri rimettono in vetrina i loro gioielli del mercato (Boateng, Robinho e Ibra nel tabellino marcatori) ma è bene non sottovalutare le altre virtù dei berlusconiani: riescono a non prendere gol (Abbiati para anche un rigore) tenendo Ambrosini, moderno Desailly davanti alla difesa; riescono a decentrare Pirlo senza perdere il suo talento balistico; le combinazioni in attacco dipendono da Ibra, è vero, ma esaltano anche il tempismo di Boateng e il cinismo di Robinho.
Il Bologna si ritrova subito sotto e
non c’è verso di risalire la china: accusata la fatica alla terza sfida settimanale. Il giorno del giudizio è previsto per oggi: se dovesse fare centro la cordata di Zanetti e della Bologna doc, ci sarebbe da fare festa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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