Caravaggio? No, Merisi da Milano. È di qualche mese fa la scoperta che il grande pittore nacque, non nel paese del Bergamasco da cui prese il nome, ma a Milano. Il documento-prova è emerso il 14 febbraio 2007 tra i registri della parrocchia milanese Santo Stefano in Brolo grazie al lavoro minuzioso di un ex manager in pensione con il pallino dellarchivistica. Si chiama Vittorio Pìrami, ha 69 anni, è originario di Pistoia ma risiede in un paese della provincia milanese. Ecco come Pìrami ha raccontato la stupefacente scoperta: «Cercavo notizie sugli scultori di fine 500 e consultando i registri dei battesimi di Santo Stefano in Brolo mi sono imbattuto nel documento che riguarda il Caravaggio. Consultando il volume relativo agli anni 1564-1587, sotto lanno 1571, sotto il mese di settembre e al giorno 30, ho potuto leggere Adi 30 fu batz. o Michel angelo f. de d. fermo merixio et d. Lutia de oratoribus/compare d.fran.co sessa. Che tradotto significa: Oggi 30 fu battezzato Michel Angelo, figlio del signor Fermo Merisi e della signora Lucia Aratori. Compare il signor Francesco Sessa». La nascita di Michelangelo Merisi sarebbe avvenuta con molta probabilità il giorno prima, il 29 settembre, festa di San Michele Arcangelo, come aveva già sostenuto nel 1985 lo studioso Maurizio Calvesi. Pìrami ha subito avvertito il direttore dellArchivio diocesano, monsignor Bruno Bosatra. «Gli ho detto che era Caravaggio e lui mi ha invitato alla prudenza - ha riferito Vittorio Pìrami -: in effetti cerano molte cose fuorvianti. Il nome della madre, a esempio, era storpiato, ma è anche vero che la donna non poteva essere presente al battesimo perché, allora, le puerpere rimanevano a casa per quaranta giorni».
Poi, dopo i rilievi degli specialisti, «perché i documenti erano consumati dal tempo, si è scoperto che era proprio come avevo supposto» ha concluso con orgoglio lex manager, un passato alla Fininvest e un presente da «uditore» allUniversità Statale di Milano tra storia dellarte, paleografia, diplomatica, entrando in contatto con gli esperti e bazzicando larchivio di Stato e quello diocesano.
«La storia dellarte è una passione che mi porto dietro da anni - ha ammesso il fortunato ricercatore -; trentanni fa avevo cominciato a studiare Lettere in Statale, poi ho dovuto interrompere. Ora che sono in pensione ho deciso di rimettermi a studiare».
Una bella soddisfazione, la scoperta della milanesità del Caravaggio. «Sono stato fortunato - ha ammesso Pìrami - ma niente avviene per caso. E non mi fermerò, desidero scoprire la casa natale del Caravaggio».
In effetti cè un altro piccolo giallo da risolvere. La famiglia Caravaggio, a Milano, abitava vicino a Santa Maria alla Passarella (vicino a corso Vittorio Emanule, oggi infatti cè la galleria Passarella), dove fu battezzato laltro figlio, Giovanni Battista.
Come mai Michelangelo fu battezzato a Santo Stefano in Brolo? «Non si sa con esattezza dove abitassero - ha spiegato Pìrami - e forse, visto che è documentata una lite per un contratto daffitto, erano ospiti di amici. Forse proprio di quel Francesco Sessa che fa da compare al battesimo di Michelangelo. Ma sono supposizioni: finora ho trovato solo un Bernardino Sessa. Dalla casa ipotizzata vicino alla Passarella a Santo Stefano ci saranno almeno 300-400 metri.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.