Venti invalidi «agli arresti domiciliari» perché si guastano entrambi gli ascensori del loro stabile e la ditta incaricata delle emergenze non risponde al numero verde. Tanto che l'altra notte tre disabili sono rimasti bloccati fuori, hanno chiamato il 113 e gli agenti di due volanti che hanno dovuto caricarseli in spalla per portarli a casa. «Un ascensore è già stato riparato, per il secondo bisognerà attendere una settimana l'arrivo dei pezzi di ricambio. Quanto alle mancate risposte, la ditta pagherà una penale per questo» fa sapere l'Aler che gestisce il palazzo.
L'edificio in questione si trova in pieno centro, al 17 di via Statuto e un tempo ospitava uffici della Marina Mercantile. Circa 40 anni fa fu acquisito dal Comune che, usufruendo di fondi comunitari, lo ristrutturò per renderlo a «misura di disabile». Eliminate tutte le barriere architettoniche, lo stabile composto da cinque piani, ospita ora circa 20 inquilini con problemi motori. Gli ascensori rappresentano la differenza tra essere liberi o agli arresti domiciliari e la loro cura e manutenzione per questo risulta cruciale.
Come hanno imparato a loro spese Vincenzo, 58 anni, Massimiliano, 47, e Agata, 40, rientrati a casa l'altra sera attorno a mezzanotte, scoprendo di non poter salire alle loro abitazioni. Dei due ascensori infatti uno era già guasto almeno da un mese, e nonostante i tanti solleciti non era ancora stato riparato. Anche se l'Aler rigetta l'accusa di inerzia «Mai giunta nessuna segnalazioni di guasti». In ogni caso l'altra sera s'è bloccato anche il secondo. Vincenzo ha provato a chiamare il servizio emergenze scontrandosi con l'inefficienza, se non peggio, del sistema. L'operatore infatti rispondeva ma, il tempo di scambiare due parole, la linea cadeva. Oppure il numero risultava occupato o disconesso. Vincenzo ha provato anche a chiamare il 115, ma i vigili del fuoco hanno spiegato che loro possono intervenire in caso di guasti con persone dentro. Alla fine gira e rigira non rimaneva che chiamare il 113, perché la questura difficilmente mette giù la cornetta. Arrivano un paio di volanti, anche gli agenti chiamano il numero verde scontrandosi con lo stesso problema: o non risponde o la linea cade subito. Alla fine gli agenti si caricano in spalla i tre disabili e li portano a casa: due al primo piano, il terzo al secondo piano.
Il giorno dopo interviene direttamente l'Aler con i propri tecnici, che ripara solo un ascensore mentre il secondo necessita di alcuni pezzi di ricambio non facili tra trovare in agosto. «Sarà riparato la settimana prossima - fa sapere l'Aler che poi precisa -. Quanto al mancato intervento, come previsto da contratto, la ditta incaricata delle manutenzioni pagherà una penale per non essere intervenuta tempestivamente».
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