Anche i saldi non bastano più È caccia agli sconti degli outlet

Amanti dello shopping, risparmiatori, fashion victim, è arrivato il vostro momento. Parte oggi la stagione dei saldi, che ci accompagnerà fino a fine mese. Secondo l'Ufficio studi di Confcommercio Mantova ogni famiglia spenderà 340 euro, per un valore complessivo di 5,4 miliardi pari al 18% del fatturato annuo del settore abbigliamento. I commercianti lombardi non sono però fiduciosi: Federmoda Milano prevede vendite in calo del 4% rispetto allo scorso anno e una spesa media di 170 euro a testa, leggermente più alta della media nazionale.
C'è poi chi cerca «il risparmio del risparmio» in rete, chi negli outlet. L'indagine sui saldi realizzata da Confcommercio-Imprese per l'Italia in collaborazione con Format Research prevede un boom degli acquisti sul web: +37% contro il 27% del 2013. Ma si ingrosseranno anche i ranghi di chi per fare il vero affare sceglie di aspettare i saldi negli outlet. Obiettivo: portarsi a casa un capo firmato a un prezzo stracciato. Sui siti internet dei principali centri commerciali si promettono veri e propri saldi sugli articoli già normalmente scontati, fino al 70% rispetto ai prezzi delle boutique. Un vero e proprio fenomeno quello della caccia allo «sconto al quadrato», che fa registrare dati in controtendenza, ovvero fatturati e numero di visitatori in costante crescita, per gli shopping village.
Risultano comunque in calo (-6,3%) i consumatori che ritengono importante il periodo dei saldi: il 67% farà shopping nei negozi abituali e l'83% comprerà prodotti sia di marca che no. L'associazione dei Consumatori ricorda le regole per non incappare in «fregature»: verificare che siano indicati prezzo originario, sconto e prezzo finale, conservare lo scontrino per eventuali sostituzioni, diffidare di capi eccessivamente scontati, non acquistare articoli che non si possono provare, una volta alla cassa accertarsi che il prezzo sull'etichetta non sia modificato.
Ma come ci si muove per fare shopping in città? Sempre più milanesi scelgono la bici, tanto che il 35% la utilizza principalmente per andare a fare la spesa. A «scegliere i pedali» sono soprattutto dirigenti, insegnanti, liberi professionisti (38%) seguiti da pensionati (37%) e lavoratori autonomi (34%). Lo studio promosso da Belté ha fotografato gli amanti del «bike shopping»: uomini (36%) e donne (37%), la maggioranza (42%) tra i 25 e i 35 anni, seguiti da 56-65enni (40%) e under 25 (37%).
Le promozioni, in ogni settore, saranno le protagoniste del 2014 segnato dalla crisi. I lombardi saranno attenti al risparmio al supermercato: il 50% cercherà di ridurre gli sprechi di generi alimentari.

Il 25% opterà per i prodotti in promozione, il 10% per i primi prezzi e l'11% per i prodotti a marchio commerciale. Se il 35% dei milanesi ha scelto di tagliare sul cibo (il 37% ridurrà le uscite, le cene in pizzeria e i consumi al bar), il 46% risparmierà su elettricità, riscaldamento e telefono, il 17% sul l'auto.

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