Ancora da sgomberare 1.087 case del Comune «Ci metterete 11 anni»

Polemica di Forza Italia sui caseggiati Mm E la giunta investe 2,5 milioni anti abusivi

Ancora da sgomberare 1.087 case del Comune «Ci metterete 11 anni»

Ci sono due letture contrapposte. Il capogruppo del Pd Filippo Barberis sottolinea che negli ultimi quattro anni Mm è riuscita a ridurre del 38% il numero degli alloggi occupati, da 1.800 a 1.078 («un risultato storico»). Quello di Forza Italia Fabrizio De Pasquale sentendo che gli sgomberi programmati a settimana sono solo due fa rapidamente i conti e sottolinea che di questo passo il Comune «ci metterà quasi undici anni per liberarli tutti, sempre che si lavori anche a ferragosto e capodanno». Il tema sgomberi è stato affrontato ieri in Commissione a Palazzo Marino e (come al solito) ha scaldato gli animi. L'assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo ha assicurato sul tema sgomberi con il nuovo prefetto Renato Saccone «si vuole impostare un percorso più solido», quello alla Casa Gabriele Rabaiotti ha puntualizzato però che il migliaio di appartamenti ancora occupati rischiano di essere uno zoccolo duro, «si tratta di situazioni più complicate dal punto di vista sociale ed economico». Insiste invece sulla chiave di volta per evitare nuove occupazioni, «la velocità delle riassegnazioni a chi è in lista», anche se le risorse per sistemare gli alloggi sfitti sono limitate e questo discorso (ovviamente) è strettamente collegato agli investimenti. De Pasquale accusa il Comune di frenare invece gli sgomberi Aler «non mettendo a disposizione il supporto obbligatorio di assistenti sociali quando sono presenti minori».

E la giunta ha stanziato un pacchetto di fondi, due milioni e mezzo di euro, per mettere in sicurezza gli immobili pubblici dismessi ed evitare che vengano occupati, vandalizzati o danneggiati creando disagi anche per il quartiere. Serviranno ad installare sistemi anti intrusione in fabbricati destinati a uso di uffici, scuole, musei e mercati che per vari motivi (dalla presenza di materiali pericolosi che richiedono la bonifica sanitaria dell'area ad uno stato di degrado non più sanabile con semplici manutenzioni) sono vuoti, in attesa di essere demoliti o di nuovi progetti. Il consigliere di Forza Italia Gianluca Comazzi però critica: «Peccato che il problema sia alla radice, senza un piano serio di contrasto all'abusivismo è solo propaganda della giunta Sala. In questi anni l'azione di Palazzo Marino si è rivelata piuttosto debole, arrivando a tollerare occupazioni di interi stabili senza battere ciglio».

Anche Silvia Sardone del gruppo misto sottolinea che il Comune «avrà solo l'imbarazzo della scelta sull'utilizzo dei 2,5 milioni, dall'ex Palasharp dove vivono decine di immigrati in condizioni igieniche pessime agli ex bagni pubblici di via Esterle occupati da centri sociali e clandestini africani o l'ex scuola di via Zama. Per mettere in sicurezza questi edifici è necessario prima sgomberarli. Mi auguro che, stando così le cose, anche il centro sociale Macao vengo liberato dall'occupazione abusiva che dura ormai da sei anni».

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