Ats, allarme pertosse «Cresce tra i ragazzini»

Se tra i bebè la copertura vaccinale è al 95% ora adolescenti e over 45 sono i più a rischio

Marta Bravi

È allarme pertosse nella città metropolitana. Negli ultimi due anni si è registrato un notevole aumento dei casi, in particolare tra i bambini. Se nel 2017 erano 35 i casi accertati tra Milano e hinterland (sono 195 i comuni, oltre quello di Milano), erano più che raddoppiati nel 2018 (86) , arrivando a quota 51 solo tra gennaio e giugno. Eppure per quanto riguarda il vaccino esavalente (difterite-tetano-pertosse-epatite B- polio - emophilus influenzae B) risulta raggiunta nel 2018 l'immunità di gregge, ovvero la copertura del 95,3 per cento.

Per quanto riguarda i singoli casi si nota, per esempio, un aumento della pertosse tra i piccolissimi, ovvero i bambini sotto l'anno: 11 nel 2017 e 19 nel 2018. Nel primo semestre del 2019 sono già 5 i casi. Simili tra i bambini fino a 5 anni: 12 malati nel 2017 saliti a 15 nel 2018. Già 8 tra gennaio e giugno 2019.

La fascia in assoluto più colpita è quella compresa tra i 6 e i 14 anni con 9 casi nel 2017, quadruplicati in un anno (39 nel 2018) e 27 casi accertati nel primo semestre 2019. Il motivo? È proprio tra i 5-6 anni che scende la copertura vaccinale (4 dose) che si attesta allo 84,1 per cento (difterite/tetano/pertosse/polio). Si contano solo due malati tra i ragazzi tra i 15 e i 24 anni nel 2017 e 3 lo scorso anno. Sempre 3 nel primi sei mesi del 2019. Così si registra solo un caso tra i 25 - 44 anni e 5 nel 2018. Torna la pertosse invece tra gli over 45: se non si era verificato nemmeno un caso nel 2017, sono stati 5 nel 2018 e 6 solo tra gennaio e giugno.

Il perché lo spiega Marino Faccini, direttore dell'unità di Medicina Preventiva nelle Comunità Malattie infettive di ATS: «In parte l'aumento dei casi di pertosse è determinato dalla maggiore attenzione diagnostica rispetto al passato. Inoltre è noto che sia la malattia naturale sia la vaccinazione non conferiscono un'immunità permanente. Questo aspetto - continua Faccini - sottolinea l'importanza di effettuare tutti i richiami previsti dal calendario vaccinale non solo in età pediatrica. Le più recenti indicazioni, infatti, prevedono negli adulti richiami ogni 10 anni con vaccino anti-difterite-tetano-pertosse».

Di cosa si tratta? Di una malattia infettiva di origine batterica molto contagiosa. È annoverata fra le malattie infantili, come la rosolia, il morbillo, la varicella e la parotite, e colpisce prevalentemente bambini sotto i 5 anni.

Diventata assai rara, specialmente nei Paesi in cui è stata introdotta la vaccinazione generalizzata nell'infanzia, nel 90 per cento dei casi viene diagnosticata nelle popolazioni non coperte, dove può portare a una mortalità elevata nei bambini.

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