Il benvenuto ai turisti? Mendicanti, abusivi e dormitori ovunque

Il benvenuto ai turisti? Mendicanti, abusivi e dormitori ovunque

Venghino signori, venghino. Ecco la città che si sta preparando all'Expo. Ecco la città che si rimette a lucido (per quanto può) in vista del suo Grande Appuntamento Internazionale. Sta nelle impeccabili scarpe di cuoio che spuntano sotto una trapunta sporca, gettata in un angolo della stazione. Sta nel carrello pieno di chissà cosa e nelle valigie lì a fianco che contengono tutta una vita ormai alla deriva. Sta negli ubriachi che si aggirano appena fuori dai binari, nelle zingare che fingono di aiutare chi deve fare i biglietti per la metropolitana, sperando di spillare qualche soldo. Sta nelle decine di vu'cumpà che incontri ovunque sulle scale mobili della metropolitana.
Parte da qui, dalla Stazione Centrale, biglietto da visita di una Milano che fa sempre più fatica a curare i suoi mali. Li guarda, e passa oltre. Con occhi distratti o preoccupati. Impauriti o rassegnati. Occhi consapevoli che tutto questo c'è sempre stato, ma ora-com'è-ora-non-s'è-mai-visto prima. Quante volte lo senti ripetere nelle vie di questa Milano, assuefatta alla sua immagine di abbandono e di degrado. Anche gli occhi istituzionali passano da qui: guardano, e (ovviamente, ci mancherebbe pure che non lo facessero) allungano una mano, ma se ricevono il rifiuto, se ne vanno lasciando tutto così com'è. Ecco la città che si dice dalla parte di chi ha bisogno, tanto «buona» da riuscire a lasciare una donna nuda per terra in mezzo alla sporcizia della Centrale «perché l'offerta assistenziale non può essere imposta» e per bocca del suo vicesindaco, accusa chi denuncia di voler «strumentalizzare». Chi aveva trovato quella povera donna seminascosta tra un'auto e un muro scrostato, in un uggioso pomeriggio di novembre, aveva chiamato i soccorsi e, giustamente, si era stupito quando era stato subissato di domande. Eppure - ha raccontato - quella donna era davanti a un albergo e alla fermata dell'autobus. La gente passava e faceva finta di niente. Come se fosse normale. La Centrale aveva aggiunto, è in balia di tutti. Via Tonale dove è stata trovata quella povera donna è la via dei sottopassi. Risse e scippi non si contano. E basta girare in una domenica qualunque dentro e fuori dalla Stazione Centrale per trovarsi di fronte alle scene che si vedono in queste foto. Le ha scattate Silvia Sardone, consigliere di zona 2, ma chiunque passando da lì ogni giorno di ogni settimana potrebbe immortalare le stesse identiche immagini.


Eppure sta lì, questa Milano, sotto gli occhi di tutti nel degrado e nella puzza di urina. Tra gli sbandati di piazza Duca D'Aosta, o poco più in là, dove stazionano i pullman in partenza per gli aeroporti. Come fosse normale.
E dunque venghino signori, venghino...

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