«Bilancio in attivo ora finalmente riparte la Triennale»

«Bilancio in attivo ora finalmente riparte la Triennale»

I bilanci della Triennale tornano in attivo. Nonostante tutto. Nonostante i tagli dei finanziamenti pubblici, l'azzeramento di quelli da parte della Provincia e il super debito da 1,3 milioni di euro registrato nel 2010. Ora, dopo anni duri, le casse della fondazione di viale Alemagna segnano di nuovo segno più. «Al 30 novembre scorso - spiega il presidente della Triennale Claudio De Albertis - abbiamo approvato un pre consuntivo 2012 con un avanzo di 900mila euro e un bilancio preventivo 2013 con un avanzo di circa 500mia euro. In questo modo abbiamo interamente recuperato la perdita del 2010 dopo anni di pareggio di bilancio».
Tuttavia De Albertis lancia un appello alle istituzioni perché non si dimentichino di dare una mano alla cultura: dei circa 10 milioni del bilancio, meno del 25% arriva dal settore pubblico. «Oltre 7 milioni - spiega il presidente - sono frutto della nostra capacità di autofinanziamento». Il 13% degli eventi organizzati durante l'anno consiste infatti in manifestazioni a pagamento ospitate negli spazi della Triennale. «Non disprezzo affatto mosse di questo genere - tiene a precisare De Albertis - soprattutto se il risultato del bilancio è positivo anche grazie a queste scelte».
La Triennale spera anche di poter contare a breve su nuovi contributi della Provincia di Milano, che ha smesso di erogare il suo contributo dal 2010. «Magari, assieme alla Provincia di Monza, potrebbe tornare ad aiutarci».
L'obbiettivo è quello di consegnare i conti perfettamente a posto alla nuova squadra che subentrerà prima dell'estate, quando ci sarà il rinnovo delle cariche.
Alla faccia di chi l'aveva criticato, De Albertis si avvicina alla fine del mandato a testa alta. E risponde con i bilanci in ordine alle pungenti critiche dell'assessore alla Cultura Stefano Boeri, che si era opposto alla sua nomina definendola «indigeribile». Al di là delle diatribe politiche, ciò che interessa a Milano è il buon funzionamento della Triennale, il ventaglio di proposte tra mostre e allestimenti. E i visitatori non sembrano essere delusi: nel 2012 hanno varcato i portoni del palazzo 430mila visitatori, di cui il 25,6% studenti. Un'indagine sul margine di soddisfazione dei turisti e dei milanesi, coordinata dal consigliere Mario Abis, parla di giudizi positivi da parte di 8 visitatori su 10: il 92% di quelli intervistati ha dichiarato che di sicuro tornerà alla Triennale.
Il programma delle mostre punta su architettura e design: «Un'altra scommessa vinta - spiega De Albertis - con chi pensava non fossimo in grado di mantenere la promessa di un museo mutante ogni anno e sempre interessante». Nel 2013 sono in programma una ventina di appuntamenti: tra questi la mostra «Senza pericolo.

Architettura e sicurezza», che ha ottenuto l'alto patronato del presidente della Repubblica e riaffermerà la centralità perduta dell'architettura, la mostra «Benzine», che continua l'esplorazione fra arte e scienza con la fondazione Golinelli, la mostra sui gloriosi 150 anni del Politecnico di Milano, quella su Alvaro Siza e Souto de Moura, premi Pritzker per l'architettura, quella su Piero Fornasetti, decoratore del design italiano.

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