Una campagna low cost per battere le sfidanti Cabina di regia in città

Dal sito web al logo, si lavora al risparmio Da martedì i primi sopralluoghi del Cio

Chiara Campo

La parola d'ordine è «Olimpiadi low cost». Il budget sarà fissato entro due o tre giorni ma la linea è chiara a tutti. La campagna per conquistare i Giochi invernali del 2026 dovrà avere costi ridotti ai minimi termini: dall'ideazione del logo e il sito internet (che dovranno essere pronti entro i primi di novembre) alla comunicazione, le istituzioni e il Coni utilizzeranno gli staff già a disposizione senza cercare esterni. Idem per la «centrale operativa». Non ci sarà un comitato promotore ha avvertito ieri il presidente del Coni Giovanni Malagò, «per snellire la gestione e gli aspetti burocratici». L'ente attuatore sarà il Coni e la «cabina di regia» hanno annunciato i governatori Zaia e Fontana sarà a Milano. Molto probabilmente al Pirellone o nel palazzo del Coni in via Pirenesi. «Abbiamo condiviso di fare una candidatura a costi molto, abbiamo visto che gli altri hanno sparato milioni na noi vogliamo stare molto contenuti» ripete come un mantra il sindaco Beppe Sala. C'è già una voce di risparmio inattesa, e neanche tanto voluta, che sarà trasferita immediatamente sul capitolo Giochi: nel momento in cui è stata accettata la candidatura di Milano-Cortina per le Olimpiadi 2026 è automaticamente sfumata per incompatibilità tra città ospitante e in gara la possibilità di per Milano di ospitare la sessione Cio fissata a settembre 2019. I soldi appostati per eventi e accoglienza saranno utilizzati per portare a casa il risultato. Una sfida che sta diventando tutta in discesa. Prende sempre più quota l'ipotesi che Stoccolma (considerata anche la candidata più temibile) possa battere in ritirata. Resterebbe in campo la canadese Calgary ma il via libera è legato a un referendum dall'esito non scontato che si terrà a il prossimo 13 novembre. «La short list potrebbe accorciarsi? Non so cosa sperare, bisogna guardare a noi stessi e non agli altri» è scaramantico il sindaco. E il Comitato olimpico internazionale tiene in considerazione anche il sondaggio svolto tra i cittadini nelle città in pista: a Milano il gradimento sui Giochi vola all'83%, a Calgary è al 54% e a Stoccolma addirittura al 49%, oltre la metà non vede di buon occhio l'evento. Ci sono già tre tappe clou fissate da qui a fine novembre. Da martedì prossimo per tre giorni gli ispettori del Cio verranno a fare sopralluoghi in tutte le sedi inserite nel dossier, Milano e Cortina ovviamente ma anche Livigno, Bormio, Val di Fiemme fino a Baselga di Pinè in Trentino, i tecnici del comitato internazionale «setacceranno» ogni tappa di gara. Il 7 e 8 novembre arriveranno in visita a Roma il presidente del Cio Thomas Bach e il suo segretario Christophe De Kepper, incontreranno il sottosegretario Giancarlo Giorgetti e potrebbero vedere anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E il 28 novembre, il primo debutto ufficiale davanti all'Assemblea dei Comitati olimpici nazionali fissata a Tokyo, in Giappone: il sindaco avrà quindici minuti di tempo per parlare dal palco del dossier Milano-Cortina.

«Dovremo andare lì a fare bella figura, dare una rappresentazione del fatto che le decisioni sono state prese» avverte Sala. Lo step successivo è la presentazione del dossier definitivol'11 gennaio. La sede sarà assegnata nella sessione del 23-24 giugno.

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