Paola Fucilieri
Scuole che cadono a pezzi. Con soffitti fragili come gli strati di un pan di spagna e con infiltrazioni, acuite dal maltempo, che piano piano indeboliscono le strutture mettendole a rischio. Bambini e genitori spaventati, in allarme, all'interno di quelli che dovrebbero essere tra gli edifici più sicuri in assoluto e che invece non vengono curati a sufficienza. Sotto questo profilo il 2019 è stato un anno nero per la nostra città. L'ultimo episodio risale a questa settimana. Lunedì e mercoledì, infatti, pezzi di soffitto di una classe all'interno di una scuola comunale per l'infanzia, in via Guido Reni 11 (in zona Città Studi, a due passi da viale Romagna), hanno spinto gli operai del Comune a intervenire. «Tuttavia - come spiega il consigliere di Forza Italia al Municipio 3 Marco Cagnolati che ieri ha portato alla luce il caso - i genitori mi hanno scritto molto preoccupati, segnalando che finora non sarebbe stato fatto alcun altro intervento di indagine più specifico, almeno a quanto ne sappiano i rappresentanti di sezione. E sostengono che intanto i bambini, le educatrici e il personale continuano a entrare a scuola. E sotto questo soffitto, tra fili scoperti e neon che friggono come in un film dell'orrore, come se niente fosse sono iniziati i laboratori di Natale».
«Spero sia stato tutto messo in sicurezza - conclude Cagnolati chiedendo un riscontro a Palazzo Marino -, ma i genitori giustamente vogliono che sia un ingegnere a comunicarlo e in forma scritta».
Prima della scuola di via Reni, l'ultimo episodio in ordine di tempo risale al 25 novembre. Quando durante la sua lezione di musica, un insegnante dell'istituto comprensivo «Vilfredo Pareto» - cinque sedi tra il Cimitero Maggiore e il Portello - ha visto piombare a terra due pannelli del controsoffitto gonfi d'acqua a un soffio dalle teste dei suoi alunni di seconda media, in via Sapri, in zona Certosa. Una situazione gravissima quella di questo istituto dove studiano più di mille bambini, più volte segnalata persino alla prefettura, ma ancora ignorata.
Il 19 novembre era crollato un controsoffitto nella scuola materna «Vigentina», in via Stilicone, un ex convento, succursale della modernissima e ristrutturatissima sede di via Crivelli. Anche allora non c'erano stati feriti, ma i bambini erano stati spostati in un laboratorio, perché dentro la loro classe pioveva.
L'apoteosi, causata del maltempo, c'è stata però il 21 ottobre. Quando proprio a causa dei cedimenti di alcune strutture interne agli edifici scolastici, erano state chiuse 4 sezioni alla scuola dell'infanzia di via Adriano, 5 alle scuola via Fortis nel Municipio 2, sette sezioni alla scuola Cesari nel Municipio 9, 5 alla scuola di via Meleri nel Municipio 4, 5 sezioni alla scuola di via Parenzo nel Municipio 6 e infine chiuse due sezioni su cinque anche nella scuola dell'infanzia «Anemoni» nel Municipio 6. Ventisei sezioni equivalgono a circa seicentocinquanta alunni.
Un anno fa, il 26 novembre, aveva fatto scalpore la notizia del secondo cedimento in pochi mesi (a marzo c'era stato il crollo del
controsoffitto) nella scuola elementare di via Stoppani: in una classe quarta si era staccato infatti dal muro uno dei tiranti in acciaio messi solo l'estate prima a protezione dei controsoffitti nelle aule e nei corridoi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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