Cinque casi di Tbc Controlli a tappeto al catechismo e nelle piscine

Dopo i tre casi dell'anno scorso, sono per ora 5 i casi di tubercolosi accertati a Milano, di cui tre in una scuola media, e due all'università Statale di Milano, presso la facoltà di Scienze politiche. Casi che hanno fatto scattare test e controlli di massa nella scuola, nell'ateneo e sulle persone con cui sono venuti a contatto i ragazzi coinvolti.
A spiegarlo è Luigi Codecasa, direttore del Centro di controllo della tubercolosi della Lombardia del Niguarda, che con la Asl sta seguendo la situazione. In particolare, dei due casi accertati, in una scuola media, precisa Codecasa, «uno è abbastanza significativo e richiede attenzione, mentre l'altro è più limitato, e ci lascia più tranquilli per il trattamento. Nella classe interessata sono stati trovati altri 11 casi positivi». Non tutti quelli che sono positivi alla tbc infatti sviluppano la malattia. Ora si stanno facendo i necessari accertamenti per capire se anche in questi 11 casi è stata sviluppata la malattia. In base ai dati Asl, i primi risultati sarebbero comunque «incoraggianti».
«Vista l'alta percentuale di casi positivi nella classe - continua Codecasa - si è deciso di allargare i test anche alle persone con cui i bambini possono essere entrati in contatto durante le attività extrascolastiche», come la piscina e i corsi di catechismo. Finora però «i test condotti in piscina - prosegue - non hanno riscontrato alcuna positività. È più facile che sia un adulto, ma tra gli insegnanti finora non è stato riscontrato niente».

I 4 casi sono sotto terapia medica, in attesa di ulteriori accertamenti sulla sensibilità ai farmaci, per poter dare loro la migliore terapia. «I risultati dei test di laboratorio - prosegue - saranno pronti tra qualche giorno, credo dopo il ponte dei Morti».

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