Città sott'acqua, centinaia di allarmi

Città sott'acqua, centinaia di allarmi

Strade allagate, alberi caduti, allarme esondazione per Seveso, Olona e Lambro. Frane, black out e neve in abbondanza sopra i mille metri. Sono alcuni dei pesanti strascichi lasciati dalla «tempesta di Natale», la perturbazione atlantica che si è abbattuta sul nord Europa, la cui coda si è allungata fino in Italia. Come avevano previsto sono state due giornate di festa all'insegna del tempaccio. E se già da 4-5 giorni in città non si vedeva il sole, dalla sera della Vigilia di Natale la pioggia si è intensificata a tal punto da provocare diversi danni.
L'allerta è stato soprattutto per i fiumi. Per il Seveso la situazione ha cominciato a allarmare intorno alle 21.30 del giorno di Natale. Ieri sera è stata raggiunta la seconda soglia di allerta, ovvero quella che precede l'esondazione. A monitorare la situazione, pronte a intervenire 12 pattuglie della polizia locale con l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli che si è tenuto costantemente in contatto con la Protezione civile e il servizio idrico. Per l'Olona è stato necessario prima procedere a un'esondazione controllata nel comune di Rho. Ma questo non ha impedito l'esondazione avvenuta poco prima delle 19 a Nerviano, nel milanese, arrivando a lambire alcune abitazioni che, per precauzione, sono state evacuate. Preallarme anche per il Lambro. Evacuato un campo abusivo sulle rive del fiume dove vivevano 16 rom, fra cui 4 bambini trasferiti tutti un centro di emergenza. La situazione è andava via via normalizzandosi. E per oggi, almeno nelle previsioni, era annunciato un risveglio col sole. Per i vigili del fuoco è stato un Santo Stefano di andirivieni con circa un centinaio di interventi tra alberi caduti, cantine allagate, infiltrazioni nelle case e strade a sottopassi invasi dall'acqua. In città, ma anche nel resto della Lombardia. La pioggia si è abbattuta soprattutto in provincia di Varese dove l'Arpa ha segnalato 175 millimetri di acqua caduta. Chiusa, in provincia di Sondrio, ad esempio la strada provinciale che porta in Valmasino dopo la frana abbattutasi nella notte in località Masino, una piccola frazione di Ardenno. I Vigili del fuoco hanno dovuto rimuovere diversi alberi caduti lungo la statale 36 dello Spluga che conduce a Madesimo dove è caduto un metro e mezzo di neve in poche ore. Il paese è rimasto isolato fino alla mattina quando è stata riaperta una delle due strade. Per chi era in montagna per Natale il paesaggio si tinto di bianco in un attimo. Meno poetica invece la situazione nell'Alta Valle Spluga rimasta senza corrente, per un black-out. Frane e smottamenti in molte zone del nord Lombardia. L'episodio più grave la sera di Natale a Bellagio nel Comasco, dove due persone sono rimaste ferite e intrappolate nella loro auto da una caduta di massi sulla strada provinciale 583.

È stato necessario l'intervento dei Vigili del fuoco di Como per estrarli dall'auto. Due famiglie sono state fatte allontanare dalle loro abitazioni a Premana, nel lecchese, dove una colata di fango ha invaso la periferia.

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