«Citysound, troppi concerti così si uccide il Montestella»

«Citysound, troppi concerti  così si uccide il Montestella»

«Sindaco, prendi in mano la piantina della città, Milano non è fatta di un solo metro quadrato». Suona più o meno così l'appello che i cittadini di zona 8 lanciano a Giuliano Pisapia. Oggi pomeriggio, con una manifestazione di fronte a Palazzo Marino, gli vogliono ricordare che non è possibile concentrare mille eventi in un solo quartiere. Significa portarlo al collasso.

Tuttavia è quello che sta accadendo al QT8, dove, a pochi metri uno dall'altro, si accavalleranno manifestazioni attira-gente che rischiano di soffocare l'intera zona, dove già ora è difficile trovare uno straccio di parcheggio. La miscela esplosiva è fatta da Palalido, stadio, moschea al Palasharp e - ciliegina sulla torta - Citysound al Montestella. I fans che accorreranno alla rassegna musicale, programmata dal primo giugno fino alla fine di luglio, si sommano al popolo dei musulmani, a quello dei tifosi e a quello degli avventori della piscina che frequenteranno il quartiere per tutta l'estate. «Si rischia di creare un Expo di quartiere - teme Enrico Fedrighini, presidente del Consiglio di zona 8 - e non un Expo diffuso in tutta la città. Eppure esistono altri luoghi adatti a ospitare i concerti. Penso all'Idroscalo, all'Arena. Nel nostro quartiere avremo 90mila persone al giorno. Sarà impossibile vivere». Parecchie le perplessità dei cittadini sulla location per Citysound: «Il Montestella non si è rivelato adatto a ospitare il Luna park, figuriamoci una rassegna di concerti».

Venerdì sera, in un incontro pubblico alla scuola elementare Ricci, l'assessore ai Grandi Eventi Filippo

Del Corno si è confrontato con i manager dell'evento musicale e con i comitati della zona per valutare i pro e i contro del Montestella. E la promessa al quartiere è che, dopo gli eventi, tornerà come e meglio di prima.

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