Corruzione: indagato l'ex assessore Antonicelli

Nella Provincia di Monza e Brianza crivellata dagli atti criminosi della 'ndrangheta, è sempre emersa una zona franca: il capoluogo. Una maxi inchiesta coordinata dalla Procura di Monza, ne avrebbe evidenziato la causa nella radicata presenza della camorra. Ad agire indisturbata da anni, sarebbe una fitta rete di personaggi, facenti capo un unico soggetto, vertice di una piramide costruita negli anni, tra mattoni e rifiuti. Tra le carte dell'inchiesta riguardante le manovre messe in atto da un soggetto molto vicino alla malavita partenopea, capace di arrivare fino alle stanze dei bottoni del Comune di Monza, emerge il nome di Giovanni Antonicelli, ex assessore all'Ambiente della passata amministrazione pdiellina, iscritto nel registro degli indagati per corruzione, per aver presumibilmente fatto da collettore di voti arrivati proprio grazie alla complicità di gruppi criminali. La Guardia di finanza, che lo scorso giugno è stata protagonista di un blitz negli uffici del Comune, è al lavoro anche in questi giorni proprio allo scopo di raccogliere tutta la documentazione riguardante la passata gestione degli appalti per lo smaltimento rifiuti e la gestione delle case Aler. I primi sospetti sulla presenza della malavita napoletana, si erano avuto la scorsa estate, dopo la prima operazione coordinata dalla Procura di Monza, negli uffici amministrativi monzesi, in cui erano custoditi documenti relativi a numerosi appalti, riferibili allo smaltimento rifiuti in mano alla ditta Sangalli di Monza ed alla società Pmg, responsabile della manutenzione delle case popolari, ai tempi in cui Antonicelli era assessore. Ad aprire il fascicolo che ha fatto seguire l'avviso di garanzia per l'ex assessore, sono stati però i carabinieri di Monza. Alcuni episodi criminosi, uniti da un unico filo conduttore, hanno portato i militari a ricostruire una rete di nomi estranei alla malavita calabrese ma che, piano piano, hanno assunto una loro identità perché tutti collegabili allo stesso personaggio.

Un soggetto in particolare, la cui identità non è ancora nota ma ritenuto vicino alla camorra, sarebbe risultato la mente occulta di un preciso agire dellealtre pedine, al fine di portare personaggi a lui affini all'interno di realtà economiche e societarie della Brianza. Ad aiutarlo a fungere da «collocamento» della camorra, sarebbe stato anche Giovanni Antonicelli, complice di appalti designati in cambio di voti elettorali.

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