Danni alle auto parcheggiate «Sono i posteggiatori abusivi»

Danni alle auto parcheggiate «Sono i posteggiatori abusivi»

La nota giallista inglese Agatha Christie sosteneva che un indizio è un indizio ma tre cominciano a diventare una prova. Tre come le volte nel giro di pochi mesi in cui ignoti vandali hanno rotto i finestrini dell'auto, parcheggiata nelle strisce blu in via Zarotto, del signor Federico, residente in zona. Tanto da lasciar sospettare un'intimidazione. I sospetti si concentrano su due posteggiatori abusivi che hanno bisogno di quegli spazi da «vendere» poi agli automobilisti di passaggio.
Tre finestrini rotti non sono un gran danno, certo, rappresentano solo la prepotenza di questi abusivi con cui miglia di milanesi devono quotidianamente fare conto: spesso stranieri, ma talvolta anche italiani, compaiono infatti puntuali appena ci si accosta al marciapiede. Chiedono la mancia per guardarti l'auto, in realtà un piccolo ricatto, perché fanno capire, o lo dicono esplicitamente, che se non saranno pagati si rifaranno sulla carrozzeria. Per esercitare il loro commercio devono però avere lo spazio a disposizione, come in via Zarotto, traversa di viale Tunisia, dove il Comune ha delimitato gli spazi con le strisce blu, parcheggio a pagamento fino alle 19. E subito dopo compaiono «loro».
«Sono due, italiani, accento del sud, hanno anche la pettorina per darsi un tocco di ufficialità. Dopo il tramonto prendono possesso delle strisce blu, dove, come noto, i residenti possono parcheggiare gratuitamente» racconta il signor Federico che appunto abita in zona Lazzaretto. Spazi dunque che i due abusivi devono tenere liberi per accogliere i «clienti» e qui scatta l'intimidazione. «Per non farci parcheggiare ci danneggiano regolarmente le macchine, a me hanno rotto il finestrino tre volte negli ultimi mesi» spiega Federico esibendo le denunce. «Ho suonato al comando di zona dei vigili urbani, ma senza alcun risultato. Non so più a chi rivolgermi, non certo alle forze dell'ordine che ritengono forse questo problema troppo banale per essere preso in considerazione. Sono esasperato e come me tanti altri residenti del Lazzaretto».
A onor del vero, ogni tanto vigili, polizia e carabinieri intervengono, come nella primavera 2008, quando venne sgominata la gang che «controllava» l'Old Fashion. Nel maggio del 2011 tre marocchini di 23, 24 e 30 anni furono arrestati dopo avere minacciato alcune ragazze in zona corso Como. Appena un mese fa è finito in manette un pakistano di 49 anni che aveva terrorizzando una signora e i due figli di 8 e 12 anni. Interventi talmente rari però da non rappresentare un serio deterrente e per ogni posteggiatore arrestato centinaia continuano a «esercitare» liberamente perché i guadagni sono alti, anche mille euro a sera.

Le zone sono rigidamente divise per bande e nazionalità, ognuno controlla il suo spicchio di città, soprattutto nelle vie a ridosso delle discoteche di maggior richiamo: Alemagna, Old Fashion e il Just Cavalli, piazza XXV Aprile, Tocqueville e Hollywood, Monte Grappa, Luminal, Castelbarco, Limelight senza trascura i Navigli e San Siro davanti al Chiringuito. Dove tutti subiscono l'estorsione e pagano senza protestare: dopo tutto sempre meglio un paio di euro che la macchina rigata.

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