Antonio Ruzzo
La Stramilano è un pezzo di storia della città e i 60mila che domenica mattina scenderanno sui viali della circonvallazione e le vie del centro sono la fotografia di un rito che ormai si ripete da 47 anni. Città bloccata per buona parte della mattinata anche se il tracciato studiato nel dettaglio permetterà di liberare le strade via-via che la corsa passerà cercando di ridurre al minimo il disagio di chi ha altre esigenze e nessuna voglia di mettersi in pantaloncini e correre. Città mezza chiusa ma anche «blindata» con tutta una serie di controlli di sicurezza che renderanno un po' più macchinose le operazioni di partenza degli atleti e degli appassionati. In campo misure di sicurezza «importanti», come ha spiegato l'assessore allo Sport del Comune di Milano, Roberta Guaineri pochi giorni fa durante la presentazione a Palazzo Marino: «Facciamo un appello agli atleti a presentarsi in anticipo sulla partenza delle 9 perché le procedure possano avvenire nel migliore dei modi». In Piazza del Duomo ci sarà il via della 5 e 10 km: sarà transennata con sette varchi di accesso dove i partecipanti saranno controllati con i metal detector. Non solo. La società Manpower controllerà i punti considerati critici del percorso con circa 100-150 steward. Misure di sicurezza più rigide sono previste anche per la competizione agonistica, la mezza maratona che partirà da piazza Castello. Controlli a parte l'edizione 2018 della Stramilano sarà da record rinnovando la magia di una gara che quasi cinquant'anni fa, quando correre era davvero «strano», ha messo in scarpe e calzoncini generazioni di atleti più o meno improvvisati. «Fai la Stramilano?» era la domanda di rito. Ripetuta a casa, a scuola, in cortile con gli amici, tutti lì a provare ad allenarsi correndo come e dove capitava. Una volta era così. Poi la corsa è diventata ciò che è diventata oggi, quarantasettesima edizione. E cioè un fenomeno di massa trasversale che coinvolge allo stesso modo appassionati, agonisti, giovani di belle speranza e non più giovani che ancora hanno velleità. Il contenitore perfetto per tutti questi mondi, per un frullato di sport che è stato capace di crescere e nel tempo adeguarsi ad un mondo che cambiava. Più viva che mai. Con le sue tradizioni, con il suo colpo di cannone del Reggimento artiglieria a cavallo «Voloire», con la Fanfara dei bersaglieri che l'hanno fatta diventare la corsa non competitiva più famosa d'Italia e non solo d'Italia. E domenica si riparte. Tre gare, come sempre: la 10 chilometri dei 60 mila, la Stramilanina di 5 chilometri per bimbi e famiglie e la mezza, 21 km per campioni e amatori tesserati Fidal .
Madrina della Manifestazione sarà la newyorkese Justine Mattera, showgirl e attrice, ma soprattutto grande sportiva che correrà i 21 km della Stramilano Half Marathon e sarà la prima volta che una madrina si metterà in gioco partecipando attivamente alla gara fianco a fianco con i runners. Al via l'atleta Constantin Bostan, che correrà la Half Marathon alle protesi donate dall'Associazione Disabili No Limits Onlus.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.