Sono passati ormai diversi giorni ma, anche se le ferite si stanno rimarginando, l'angoscia è ancora tanta. «Quei cani me li sogno ancora la notte, non li scorderò per tutta la vita» mormora Carmela, 77 anni «Anche se io me la sono cavata con quattro morsi. Lui piuttosto - aggiunge indicando il compagno - se l'è vista brutta, un centinaio di punti gli hanno dato per ricucirgli tutte le ferite». «Quei cani» sono sei animali di un gruppetto di nomadi che per poco non hanno ucciso l'anziana coppia. Ora sul luogo dell'agguato è rimasta effettivamente una roulotte con un paio di bestie di grossa taglia ma, secondo le forze dell'ordine non sarebbero gli stessi. I responsabile se ne sarebbero andati subito dopo l'aggressione.
Carmela fa di cognome D'Amato e vive in un lindo appartamentino di largo dei Gelsomini 3. Separata dal marito, il figlio ormai grande, da tempo frequenta Erminio Monti, 73 anni, di Cesano Maderno. Qualche giorno fa, in una afosa domenica d'estate, Erminio passa a prenderla per andare a passare al centro anziani di via Cenisio 4. I due anziani lasciano l'auto in via Galileo Ferraris, quindi si incamminano a piedi. Nei pressi però ci sono alcune roulotte con un gruppo di zingari seduti a bere e mangiare. Attorno a loro sei animali di grossa taglia. «Improvvisamente - racconta Carmela - ci accorgiamo che, al comando di uno di loro, i cani partono all'attacco».
«Per la verità - aggiunge Erminio - all'inizio pensavo volessero farci festa e ho allungato la mano per accarezzare il primo cane. Ma mi sono subito trovato il braccio stretto nella morsa dei sui denti». Le altre cinque bestie gli sono sopra, lo gettano a terra, lo azzannano con ferocia dappertutto. «Io, al momento risparmiata dall'aggressione, urlo con quanto fiato ho in gola poi cerco di chiamare il 113 ma, quando l'operatore mi chiede la via, presa dal panico, balbetto qualcosa poi cade la linea. A quel punto sento i nomadi dare un altro comando e le bestie mi vengono addosso, forse per impedirmi di chiamare. Rotolo a terra con gli animali sopra per finalmente gli zingari richiamano le bestie». Confusi, spaventati e soprattutto insanguinati i due anziani si allontanano fermano un signore chiedendo di chiamare i soccorsi. Arrivano le ambulanze, i due finiscono a Niguarda «Qui trovo due dottoresse straordinarie per gentilezza, pazienza e professionalità. Le vorrei ancora ringraziare. Però devono darmi quasi 100 punti per chiudere tutte le ferite».
I vigili del posto di guardia raccolgono le denunce. «Mi hanno detto che poi sono andati in via Ferraris, dove trovano una roulotte ma non sarebbe quella dei nostri aguzzini» precisa ancora Carmela. «Però quando sono andata a fare il richiamo dell'antirabbica in via Statuto, i medici mi hanno detto che non eravamo i primi a essere morsicati in quella zona. Loro hanno contato almeno altri sei casi. E io ora non so cosa pensare. So solo che abbiamo rischiato la vita per una situazione che era nota alle autorità, solo perché nessuno è intervenuto con energia».
Per la cronaca attualmente in via Ferraris c'è ancora una roulotte con un paio di persone, un uomo seminascosto all'interno e una donna su una sdraio che prende il sole. Liberi per strada due poco rassicuranti cani di grossa taglia. Forse non era il caso di chiedere spiegazioni.
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