Duello tra clochard nel parco Mamme e bimbi terrorizzati

Duello tra clochard nel parco Mamme e bimbi terrorizzati

Prima ha colpito l’amico con un coccio di vetri, aprendogli un vistoso taglio alla gola, poi con una bottiglia infine quando era a terra a iniziato a infierire con un sampietrino. Il tutto tranquillamente alle cinque del pomeriggio al parco delle Basiliche davanti a mamme con bambini che assistevano inorriditi al massacro. A cui hanno posto fine i carabinieri, allertati da alcuni passanti. Soccorso, il ferito è poi finito in ospedale dove è stato medicato e giudicato guaribile in un mesetto. L’aggressore invece non ha saputo ben spiegare le ragioni della zuffa «Abbiamo litigato» si è limitato a dire.
Protagonisti della violenta rissa due giovani clochard che più o meno stabilmente stazionano tra piazza Vetra e le Colonne di San Lorenzo. Fabrizio ha 38 anni, originario di Ravenna è poi finito per chissà qualche misteriosa ragione a Milano dove vivacchia, come tutti i senza tetto. E tuto sommato senza dare grande fastidio visto che a suo carico non risultano condanne o denunce. Un po’ più «fumantino» l’amico Davide, un anno più giovane, che ha già rimediato qualche processo proprio per lesioni. L’altro giorno alle 17 stanno bighellonando al parco, quando iniziano a discutere animatamente. L’alterco degenera rapidamente e Davide afferra un coccio di vetro e colpisce l’amico al collo. Il ferito inizia a sanguinare copiosamente e indietreggia per sfuggire alla furia dell’aggressore. Che invece non si dà per vinto e, come mostrano le immagini delle telecamere, va a frugare in un cestino alla ricerca di qualcos’altro con cui armarsi.
Trovata una bottiglie intatta, Davide trionfante rincorre il rivale che si erano allontanato di qualche metro, lo raggiunge e riprende a colpirlo, ma per buona sorte di entrambi la bottiglia non si spezza. L’aggressore allora ripiega su un’altra «arma», raccatta un sampietrino da terra e riprende a colpire Fabrizio, ormai incapace di difendersi. Il tutto in mezzo a decine di passanti, tra cui molti bambini. Ma anche un italiano e due turisti, un inglese e un argentino, che fermano un equipaggio della compagnia Duomo di passaggio nei pressi delle Colonne. I tre accompagno i militari verso i due che si stanno ancora dibattendo a terra e alla vista delle divise, finalmente l’aggressore si calma improvvisamente. Anzi, si alza come nulla fosse e voltandosi verso i militari fa spallucce: «Guardate che non è mica successo nulla di grave».


Arriva un’ambulanza, gli infermieri tamponano la ferita di Fabrizio e poi lo portano alla clinica Città Studi dove il taglio viene suturato e giudicato guaribile in 25 giorni. Davide invece viene ammanettato e portato in caserma, dove non riesce a spiegare le ragioni di tanta furia: «Massì, abbiamo litigato, però nulla di importante».

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