Dopo l'Imu, adesso la Tares. Un'ulteriore gabella sui rifiuti e servizi che fa andare su tutte le furie gli Artigiani. La Tares tocca tutti, «ma nel caso degli artigiani - si legge in una nota - si va a sommare ad una lunga serie di costi come l'Imu che nel caso dei negozi è aumentata del 281,5% rispetto alla vecchia Ici e nel caso dei laboratori del 243 per cento e la ormai "vecchia" Tarsu (che a Milano nel 2012 è aumentata del 20%)». Il fatto che probabilmente entrerà in vigore solo ad aprile «è comunque un palliativo - scrivono - nulla toglie al fatto che gli artigiani sono già tartassati e ormai, come dimostrano i numeri della crisi (ore di cassa integrazione e licenziamenti), rischiano di non farcela più».
«Purtroppo la situazione continua a peggiorare - sottolinea Marco Accornero, segretario generale dell'Unione artigiani di Milano e provincia - per questo chiediamo al Comune che, visto che parte di quanto versato per l'Imu tornerà nelle sue casse, di pensare allo sviluppo economico di Milano e della sua provincia: le imprese di questo territorio stanno soffrendo ormai da più di tre anni, è necessario individuare un volano per lo sviluppo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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