Farmacie, ristoranti (anche nelle zone della movida), associazioni, circoli anarchici e di partito. L'assessorato alla Casa del Comune ha trasmesso al consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico l'elenco degli inquilini che allo scorso 30 settembre risultavano morosi, un elenco lungo ventidue pagine che va dai 196.832,11 euro ancora da versare da una società in via Pasubio 14 ai 142.381,78 dalla trattoria di via degli Assereto ai 140.915,24 dovuti dal ristorante indiano Taj Mahal di via Porro Lambertenghi fino ai 104.294,95 del circolo anarchico Bruzzi-Malatesta. Tanto per citare. La somma dei debiti ammonta a quasi 4,9 milioni di euro. Non si parla in questo caso di alloggi popolari ma dei cosiddetti «spazi a uso diverso dall'abitativo» che si trovano generalmente ai piani bassi delle proprietà Erp gestite da Mm. Il Comune è proprietario di 703 unità, affittate a uso negozi, ristoranti, laboratori, edicole, associazioni di vario tipo. A questi si aggiungono 110 spazi sparsi tra tutte le zone (via Appennini 140 o corso Garibaldi 75 e 91, via Capuana 3 per fare qualche esempio) che al momento sono liberi, ci sono bandi in corso o verranno lanciati prossimamente. Tre sono gli spazi che il Comune, rispondendo all'interrogazione del consigliere azzurro, ha catalogato come «occupati senza titolo», uno in via Boifava 10, quello del circolo socialista Aics in via del Tamigi 7 e del centro sociale «Pianoterra» in via Confalonieri, zona Isola. «Sono in corso - viene riferito - valutazioni per decidere la tipologia di intervento, salvaguardando l'ordine pubblico, data la tipologia degli occupanti». Ma è sulle morosità che si concentra ancora una volta l'attenzione di De Chirico: aveva denunciato già un anno e mezzo fa l'esistenza di un «tesoretto» ancora da recuperare. E «grazie all'operazione lanciata da Fi - afferma . qualcosa si è mosso, anche se mancano ancora tanti soldi da recuperare e bisogna spingere sull'acceleratore». Riconosce che l'assessore alla Gabriele Rabaiotti ha avviato «un serio piano di recupero, ma bisogna capire caso per caso - avverte - come mai ristoranti o farmacie del centro non paghino regolarmente l'affitto».
La cifra della morosità (che da fine settembre potrebbe aver registrato qualche aggiornamento, i versamenti sono trimestrali) ammonta a quasi 5 milioni ma il Comune ha avviato dal 2018 centodieci piani di rientro, 57 dei quali nel 2019. Manca ad esempio una rata ai Democratici di sinistra per archiviare i 1.538,41 euro di debito per il circolo di via Nikolajevka 3. Il circolo italo-palestinese Al Quds aveva un debito di 29.169,49 euro per la sede di via Rivoli e da gennaio ha ricevuto 12 dei 18 bollettini Mav per il rientro. É stato stipulato solo l'1 ottobre il piano di rientro con il Partito dei Comunisti italiani per la sede di via Solari 40, emesse per ora 3 rate su 24 per coprire i 5.
348,62 euro di debito che sono stati al centro di un lungo contenzioso. E sono 43 infine i contratti rescissi nel 2019 per fine locazione, disdetta, sfratto o altro. Ha riconsegnato le chiavi a luglio l'Unione nazionale combattenti della Rsi che aveva sede in via Rivoli 4.
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