Fedrighini, Romano o Nahum, chi spera nel «ripescaggio»

I promossi in giunta cedono il posto ai primi non eletti. Toto assessori, è caccia a un tecnico per l'Urbanistica

Fedrighini, Romano o Nahum, chi spera nel «ripescaggio»

In sala d'attesa. Sono dieci gli ex candidati che sperano nel «ripescaggio» per entrare in consiglio comunale. Sono i primi dei non eletti nelle liste di Pd, civica Beppe Sala sindaco, Europa Verde e Riformisti per Milano, simboli che avranno diritto a posti in giunta in proporzione ai voti. E il sindaco che sta limando la squadra (sarà pronta al massimo entro lunedì, ) ha già spiegato intende premiare anche chi ha preso più preferenze. Beppe Sala ha anticipato che gli assessori saranno ancora dodici, il Pd ha chiesto la metà dei posti. Già annunciato il bis della vicesindaco Anna Scavuzzo, anche se dovrebbe cambiare deleghe, l'Educazione al posto della Sicurezza. Pierfrancesco Maran dovrà cedere l'Urbanistica - una delle caselle più delicate, sembra che Sala sia a caccia di un tecnico - e potrebbe diventare assessore alla Casa per gestire il tavolo con la Regione per unire il patrimonio Mm e Aler sotto un'unica regia. Lamberto Bertolè dopo 5 anni da presidente del Consiglio comunale sarà promosso in giunta, si parla di Welfare o Cultura, anche se la seconda delega è «affollata», in lizza due tecnici, l'assessore alla Cultura di Firenze Tommaso Sacchi, ex assistente di Stefano Boeri, e il direttore generale di Feltrinelli Massimiliano Tarantino. Tra le più votate del Pd c'è la 25enne Gaia Romani, per lei si aprono le porte della giunta, magari con una delega ai Giovani, e sembra molto probabile l'ingresso di Elena Buscemi. Il risiko è legato anche alla questione della parità di genere, almeno sei assessori saranno donne. In pole position nella composizione della squadra tra i dem ci sono l'ex capogruppo Filippo Barberis (forse alla Mobilità) o Beatrice Uguccioni (meno probabile), anche se entrambi sono sotto la decima posizione per numero di preferenze, ma sono stimati dai sindaco. Se sei consiglieri eletti entrano in giunta, i seggi vengono assegnati «a scalare», e tra i primi non eletti del Pd ci sono gli ex consiglieri Angelo Turco, Alice Arienta e Natascia Tosoni, l'attivista transgender Monica Romano, l'ex consigliera Simonetta D'Amico e Daniele Nahum, responsabile del Dipartimento Cultura del Pd Metropolitano, assistente dell'eurodeputato Pierfrancesco Majorino.

La lista Sala ha diritto a due assessorati, il primo (salvo riserve del diretto interessato per motivi professionali) è destinato al capolista Emmanuel Conte, al Bilancio, il secondo potrebbe andare all'ex assessore Gabriele Rabaiotti. Sembra destinata a fare prima la «gavetta» in consiglio la giovane Martina Riva. Il posto di Rabaiotti e Conte in aula verrebbe preso da Enrico Fedrighini e Marzia Pontone, ex consiglieri.

Europa Verde avrà un assessorato legato ai temi ambientali: l'eurodeputata Eleonora Evi ha già smentito di essere in corsa, il derby dovrebbe chiudersi tra Carlo Monguzzi e Elena Grandi (più probabile tra i due la co-portavoce nazionale dei Verdi), a meno di sorprese. Il primo dei non eletti è Tommaso Matteo Gorini. Per i Riformisti per Milano sembra destinato a Giulia Pastorella (esponente di «Azione» di Calenda). Il suo posto in aula verrebbe preso da Gianmaria Radice.

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