Incendio in casa: padre e figlia uccisi dalle fiamme

Incendio in casa: padre e figlia uccisi dalle fiamme

Dopo i roghi in cui hanno perso la vita due persone a Casorezzo e quattro in provincia di Lodi, un altro incendio scoppiato a Cinisello Balsamo ha ucciso un uomo di 88 anni e la figlia di 44. Una dramma nel dramma perché molti vicini scesi in strada hanno fatto in tempo a vedere il padre avvolto dalle fiamme cercare scampo sul terrazzino, urlando e chiedendo aiuto. Un soccorso che nessuno ha potuto prestargli e le sue grida si sono spente a poco a poco di fronte a decine di impotenti spettatori. Sulle cause delle fiamme indagano ora i carabinieri, anche se sembra assai probabile il solito corto circuito o una sigaretta lasciata cadere.
Il dramma si è consumato in pochi minuti giovedì sera in via Partigiani a Cinisello Balsamo, un complesso comprendente diverse «torri» alte una trentina di metri. Al 107, all'ottavo e ultimo piano, abitano padre e figlia, Salvatore Zuddas, 88 anni, e Francesca, 44, una donna fragile, con problemi psichici, tanto da essere seguita dal servizio sociale del Comune. Verso le 22.30 qualche vicino sente la donna gridare disperatamente, invocazioni di aiuto a cui presto si aggiungono quelle del padre. Nel loro alloggio è scoppiato un incendio, che sta divorando le stanze e impedisce loro di guadagnare l'uscita. I vicini scappano in strada e si mettono guardare all'insù, verso casa Zuddas e poco dopo vedono la figura dell'uomo avvolta dalle fiamme. Il pensionato per sfuggire all'incendio avrebbe anche provato di passare al poggiolo confinante, aggrappandosi ai figli del bucato. Solo un tentativo, poi la figura si è accasciata smettendo di gridare.
Inutile dunque ogni intervento dei vigili del fuoco arrivati pochi istanti dopo con l'autoscala. Un cestello è stato fatto salire fino all'ottavo piano, alcuni pompieri sono saltati sul poggiolo, trovando il corpo ormai senza vita del pensionato e sono poi entrati nell'alloggio. La donna è stata invece trovata in una stanza, semi sepolta sotto le macerie di una tramezzo crollato per il calore. Nel frattempo l'intero stabile si è era ormai svuotato da solo e in molti hanno atteso fino a notte tarda prima di poter rientrare. Una decina di famiglie è stata però fatta dormire in albergo, non tanto per problemi di staticità quando per il fumo che aveva invaso i loro appartamenti. Ieri mattina infatti, fatti ulteriori controlli, sono rientrati tutti.
Nel frattempo era anche iniziato il sopralluogo dei vigili del fuoco per cercare di capire cosa abbia scatenato l'inferno, un compito non facile perché il rogo ha ridotto l'abitazione in un cumulo di rovine fumanti. Ma soprattutto il punto esatto e l'eventuale presenza nelle immediate vicinanze di prese elettriche. I carabinieri attendono la loro relazione ma al momento sembra escluso l'evento doloso, anche perché alcuni conoscenti hanno riferito come i due usassero scaldarsi con stufette elettriche. Facile dunque immaginare che, data l'età dell'uomo e le condizioni psiche della donna, ci sia stato un corto circuito all'interno dell'abitazione di cui i due si sono accorti troppo tardi.

Le fiamme avrebbero poi tagliato loro la strada, impedendo loro di guadagnare l'uscita: la donna sarebbe rimasta sotto il tramezzo crollato mentre il padre avrebbe tentato la fuga sul terrazzino. I corpi sono ora all'obitorio del cimitero, in attesa il magistrato decida una eventuale autopsia.

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