"Al lavoro per le prossime Comunali"

Il coordinatore Giovani della Lega: "Dobbiamo costruire un'alternativa"

"Al lavoro per le prossime Comunali"

Alessandro Verri, 26 anni, consigliere del Municipio 4 dal 2006 e coordinatore della Lega Giovani Lombardia dal 2019, candidato in consiglio comunale ha ottenuto il secondo migliore risultato della lista della Lega. Con 1.073 preferenze è il secondo più votato nella Lega dopo Silvia Sardone.

«È andata molto bene, anche perchè sono davanti anche a consiglieri comunali uscenti e regionali, e questo per me è, a maggior ragione, motivo di orgoglio».

Allora deve svelarmi il segreto del suo successo!

«Sicuramente l'essere stato sempre in mezzo alla gente, strategia che non ha pagato solo me ma anche i giovani candidati della Lega nei municipi come Vito Piccolo nel Municipio 6, Emanuela Bossi nel 4, Edoardo Solazzo nel 2 e Francesco Giani nel 7. Credo che la politica si faccia per strada, ascoltando i cittadini e dando sempre risposte, non certo sui social. In particolare è un anno e mezzo che giro per i mercati e le gente se lo ricorda e mi riconosce: Tu ci sei sempre stato e gli altri no mi sussurravano quando vedevano gli altri candidati comparire l'ultimo mese».

Il candidato sindaco del centrodestra Luca Bernardo ha detto di aver macinato centinaia di chilometri per parlare con i milanesi...

«Sicuramente Bernardo è stato candidato troppo tardi: se ci si presenta l'ultimo mese non si viene presi sul serio. Credo che questa sconfitta debba farci riflettere e cambiare passo. Ora vogliamo lavorare fin da subito per costruire un'alternativa che il centrodestra non ha saputo dare. Sala ha dichiarato che pensa già alle Regionali del 2023 e trovo scandaloso che il sindaco confermato stia già pensando al suo futuro politico e non a quello della città».

Al suo successo ha contribuito il suo lavoro da consigliere di zona? I 9 municipi sono passati tutti al centrosinistra...

«I cittadini vogliono punti di riferimento: se occupano una casa e i residenti chiamano a mezzanotte bisogna rispondere. Vedo, invece, il voto dei municipi come politico: ho visto molti voti disgiunti. I cittadini cioè si sono fidati delle persone ma non dell'offerta politica del centrodestra».

Il risultato principale del suo mandato da consigliere di zona?

«Il boschetto di Rogoredo su cui abbiamo lavorato con le comunità terapeutiche, gli enti di volontariato e del terzo settore per costruire un presidio fisso e fornire un'alternativa ai ragazzi che ci entrano».

Primo obiettivo in

consiglio?

«Restituire dignità alle periferie: ci sono troppi immobili abbandonati, troppi pochi servizi, troppe persone che non hanno un'alternativa: dagli spazi dei coworking ai centri sportivi ai luoghi di aggregazione».

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