«L'Italia migliore non è in piazza ma al lavoro nelle aziende»

Tatarella: «Nessuno pensa alle imprese. La Lega? È irriconoscibile»

«È il momento di esserci». Per Forza Italia, per Silvio Berlusconi e per un pezzo di Paese che non è di sinistra ma non si rassegna allo statalismo e alla decrescita. Pietro Tatarella ci sarà, candidato alle Europee nel Nord-ovest. Che momento è? «Non è il più facile per noi. Quel che mi ha spinto è il fatto che Berlusconi sia candidato, credo che sia necessario e giusto mettersi al suo fianco. Il sindaco Sala in piazza per i migranti non lo ha sorpreso: «È ciò che fa da quando è sindaco, con questi militanti che si credono l'Italia migliore. Io fatico a pensare che lo siano.

L'Italia migliore per me è quella di chi al mattino apre la sua azienda e investe creando opportunità per tutti». E la Lega? «Non la riconosco più ma Salvini rischia di pagare il prezzo delle scelte fatte al governo insieme ai 5 Stelle»

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