Lombardia, Mozzali: "A Daccò dicevano datti da fare con Formigoni". La Regione: "Privo di fondamento"

Mozzali: "L’aumento negli importi è dovuto senz’altro all’azione di Daccò". Il Pirellone smentisce

L’ex direttore amministrativo della Fondazione Maugeri, Costantino Passerino, usava con l’uomo d’affari Pierangelo Daccò "un linguaggio più disinvolto, nel senso che, spesso, mi riferiva di avergli detto di darsi da fare col suo presidente e che si desse una mossa a fare quello che lui chiedeva". Lo ha fatto mettere a verbale Gianfranco Mozzali, uno degli arrestati nell’inchiesta sul gruppo ospedaliero pavese della Maugeri. Sempre ai pm milanesi, Mozzali ha riferito che, "se fosse cambiata la giunta, la Maugeri avrebbe potuto perdere tutti i benefici riconosciuti". "L’aumento significativo negli importi complessivamente riconosciuti ed erogati alla Maugeri - ha aggiunto Mozzali - è stato dovuto senz’altro all’azione di Daccò".

Sono "privi di fondamento" gli scenari descritti nel verbale dell’interrogatorio di Gianfranco Mozzali, uno degli arrestati nell’inchiesta sulla fondazione Maugeri: è quanto si legge in una nota della Regione Lombardia.

La nota sottolinea che "per quanto riguarda il presidente Roberto Formigoni e la Regione Lombardia, gli scenari dipinti dal signor Mozzali - ad essi del tutto sconosciuto - sono privi di qualsiasi fondamento".

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