Una volta, quando il maschilismo imperava, si diceva che il posto della donna era in cucina. Adesso, invece, le mogli devono accettare la sfida a chi è più bravo tra i fornelli. I maschietti, infatti, hanno scoperto il fascino di pentole e tegami... Certo, cambia molto l'approccio con le ricette. Se le donne, forti della loro esperienza, vanno spesso a «memoria», gli uomini sono dei contabili dei grammi. Se c'è scritto 10 grammi sale non accettano compromessi. Se la ricetta prevede 290 grammi di farina, non sia mai che ne inseriscano cinque di più o di meno. Tutto deve essere scientifico, perfezionista, maniacale. E non accettano consigli dall'altra metà che guarda, divertita, il novello chef galvanizzato dalla tv. Hai voglia a dirgli che se anche non stai lì a controllare la caffettiera, dall'inizio alla fine, il caffè per il tiramisu salirà spontaneamente. L'uomo deve avere tutto sotto controllo. Certo, c'è anche quello anarchico, che vi trasforma la cucina in un campo di battaglia. Per fare una frittata riesce a sporcare più tegami che non per un menù completo. Lui va a memoria, nel senso che «la Parodi mi sembra facesse così». Pazienza se cercherete di convincerlo che il sale nella crema pasticcera non va proprio messo. Fiato sprecato.
Comunque, il boom del cibo ha avuto la prerogativa di rinsaldare anche coppie scoppiate. In cucina, mogli e mariti si sono ritrovati, condividendo un hobby esaltante. E le serate con gli amici - divertiti giudici - stabiliscono quasi sempre chi, tra i due, è il vero MasterChef di casa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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