La magia del cinema sui tetti: i film e Milano visti dall'alto

A 12 euro la proiezione e la passeggiata sulla Galleria In programma classici italiani, titoli comici e fantasy

Stefano Giani

Il cinema ti cattura dove ti trovi e ti porta in un mondo dove mai avresti pensato di trovarti. In cielo. Nei sogni. Nella notte che non conoscevi. Tra la brezza che accarezza. Il sospiro di un desiderio che rima con poesia. L'alto di tutto. Dalla commozione al sorriso. Lacrime di una tenebra che avvolge. Come l'oscurità abbraccia lo schermo. L'alto di Milano è una striscia di ferro che corre sui tetti. Sopra le tegole e i nidi degli uccelli. Sopra le vetrate della Galleria.

Metti una sera d'estate. E un cuore che batte. Poi uno schermo s'illumina e alle 21 inizia l'avventura. A condurre lassù è l'ascensore di via Silvio Pellico 2. Terrazze con vista su piazza Duomo. Il Castello. Torre Velasca. I profili di City Life. Lo skyline di Porta Nuova, che da qualche anno è nuova davvero. E la cintura delle alpi tinteggiate di neve in un maggio bizzarro. Confini del cinema. Di una rassegna, che rassegna non è, perché è ben di più. Highline Galleria è un modo diverso di costruire la propria serata. Fatta di film. Di passeggiate sui tetti. Di panorami che lasciano vibrare. E di una cenetta a lume di candela.

Per chi vuole una sera d'amore, inteso come emozione, si comincia stasera. Il percorso sulle passerelle sopra Milano costa 12 euro, cinema compreso. Due sale per pochi. Intimi. Venticinque cuori che pulsano insieme. Sotto un telo che non è poesia, ma prosastico riparo. Perché da oggi al 30 settembre, qualche volta pioverà. Ma l'acqua fa parte del sogno. E il gruppo MilanoCard, cui spetta la gestione del prestigioso luogo e dell'iniziativa - insieme a Mymovies - ha confezionato serate indimenticabili. «Vogliamo rendere la bellezza contagiosa» ha detto il manager Edoardo Scarpellini. E per chi vuole cenare, dopo l'ultimo fotogramma, bastano 20 euro per un menu al ristorante Pavarotti o ad Altezza Duomo. Al piano sotto quella piccola grande magia di quattro passi all'imbrunire, prima che la settima arte s'impadronisca della scena. In totale con 32 euro - prezzo del conto di un locale di media caratura a livello marciapiede - si mangia dall'alto, si «osserva» Milano e si «gusta» un film.

I posti sono pochi, 50 a sera. E la prenotazione è obbligatoria a www.highlinegalleria.com/cinema.html. Il programma comprende il listino Medusa. Non solo arte. Non solo seriosità. Ma voglia di risate commerciali. Avvio con Ficarra e Picone e larga parte della loro cinematografia comica. Da L'ora legale (oggi e domani) a Il 7 e l'8 (lunedì). La matassa (martedì). Anche se è amore non si vede (mercoledì). Andiamo a quel paese (giovedì). Venerdì finalmente si passa a temi diversi con Steven Spielberg e il GGG - Grande gigante gentile, la siamesità di Indivisibili di Edoardo De Angelis, la vita del Papa in Chiamatemi Francesco di Daniele Luchetti, l'handicap ridicolo di Quasi amici. I più gettonati dalle prenotazioni sono i due titoli di Sorrentino - La grande bellezza (il 19, 20 e 21) e This must be the place (il 23) - con Midnight in Paris di Woody Allen (il 6 giugno).

Il primo mese di programmazione si completa con il buffo repertorio di Checco Zalone, Now you see me 2 di Jon Chu, Perfetti sconosciuti e Tutta colpa di Freud di Paolo Genovese. O il recentissimo Mamma o papà di Daniele Milani. Dal 12 giugno, aggiunte. Repliche. E novità. Il cinema italiano che ha fatto storia. Epoca. E costume. I capolavori. I classici.

Se li avete già visti, poco importa. Assistervi una seconda volta regala sorprese ed emozioni nuove. Inedite. Non capita di essere al cinema avendo come pareti il Duomo, il Castello, lo skyline di Porta Nuova. Il cielo in una stanza.

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