Milano, corteo anarchici scatena la guerriglia

Tra vetrine sfasciate, petardi e fuochi d'artificio, Milano era sotto assedio. Sardone: "Con gente di questo tipo serve solo una cosa: tolleranza zero"

Milano, corteo anarchici scatena la guerriglia

Degrado a Milano, dove ieri sera circa 300 anarchici hanno participato a un corteo in solidarietà di Vincenzo Vecchi, arrestato latitante in Francia agli inizi di agosto per i disordini del G8 di Genova nel 2001. Tra vetrine sfasciate, petardi e fuochi d'artificio, la città era sotto assedio. "A furia di coccolare centri sociali, anarchici e antagonisti vari i risultati sono quelli di ieri sera tra la Darsena e il carcere di San Vittore", attacca Silvia Sardone.

"Milano è stata sfregiata ancora una volta e le colpe sono anche della sinistra che amministra questa città, sempre pronta a piegarsi davanti ai soprusi di questi finti rivoluzionari che altro non sono che devastatori di professione", spiega il consigliere ed europarlamentare leghista. Dietro al corteo, come si evince dai social, c’è la mano di "Corvetto odia", un gruppo di anarchici sgomberati quest’estate, ma ancora attivi.

"Quello che è successo ieri sera è molto grave perché dimostra che nella nostra città ci sono gruppo molto folti di personaggi che non hanno il minimo

rispetto né delle divise né della legalità. È l’ennesimo campanello d’allarme che suona: ora il Comune si impegni negli sgomberi dei centri sociali abusivi, ha solo l’imbarazzo della scelta su dove partire", chiude Sardone.

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