«Moschea, tre aree non bastano Il Comune deve fare molto di più»

Il presidente della commissione Urbanistica ha convocato gli assessori: «Partiamo dai bisogni delle comunità». E il dossier arriva in consiglio

Si avvicina l'ora della verità per il caso moschee. Dopo anni di discussioni e confusione la soluzione partorita dal centrosinistra arriverà nei luoghi deputati alla decisione: la giunta e il Consiglio comunale. La situazione è tutta contenuta in un dossier messo a punto dagli uomini dell'assessore Pierfrancesco Majorino. Si parlava di quattro aree, poi sembra ridotte a tre, ma per ora non se ne conosce che una: gli ex bagni di via Esterle, che sembrano fatti apposta per la Casa della Cultura di via Padova, una delle più antiche e frequentate comunità islamiche di Milano. Mistero su tutto il resto, mistero sui criteri di assegnazione. L'esigenza di chiarire e di porre dei limiti è condivisa anche da un bel pezzo di Pd. Ma il dossier deve passare per una via molto stretta e martedì va in commissione urbanistica.

«Si deve chiarire bene quali sono le aree - dice il presidente Biscardini- e quali i criteri. Bisogna partire dal bisogno delle comunità non dalla disponibilità del Comune. Questo censimento dei bisogni delle associazioni è stato utilissimo. Tre aree non bastano, ne servono di più».

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