«Hasta la victoria siempre (nonostante ieri sera a San Siro...»). Il compagno Beppe Sala pubblica su Instagram la frase più celebre e un murales che lo ritrae nei panni del del Che Guevara. Operazione simpatia per tenere alto il morale dei nerazzurri il giorno dopo il «cappotto» al derby contro il Milan. Sottinteso, il tentativo di ri-confermare che è davvero un candidato di sinistra alle primarie dei veleni in programma il prossimo weekend, e non ha niente a che fare con il partito della nazione. Ma gli esponenti di Sel, i compagni veri, hanno rimbalzato sui social l'immagine, accompagnata dagli sfottò. Giusto ieri lo sfidante Pierfrancesco Majorino ironizzava: «Tra un pò Sala mostrerà la maglietta di Che Guevara da sotto la camicia». Quasi ci siamo. Dopo quelli di Maria Elena Boschi e Maurizio Martina, il manager Expo invece ha incassato ieri anche l'endorsement del ministro renziano alle Infrastrutture Graziano Delrio: «Lo stimo e sono qui per questo, non ho dubbi che sarebbe un buon sindaco ma non ho pretese di influenzare il voto di nessuno». Il ministro è arrivato con Sala e l'ex vicesindaco Ada Lucia De Cesaris allo scalo ferroviario di San Cristoforo per mostrare i terreni abbandonati che dovevano diventare un parco urbano secondo l'accordo di programma siglato con Fs bocciato in consiglio comunale, anche per i voti contrari della sinistra radicale. «Mi impegno a rivotare entro un anno la delibera sugli scali ferroviari» afferma Sala, che si «opporrà sicuramente» all'annuncio elettorale del vicesindaco Francesca Balzani di modificare i piani. «Ci auguriamo che ci sia la maggioranza giusta in grado di governare, e di prendersi la responsabilità di decisioni importanti» la frecciata della De Cesaris che sembra tagliare fuori da accordi post-primarie Rifondazione che per ora non partecipa al voto. E l'ex vicesindaco non ha preso bene la sparata di mr Expo domenica a Radio Popolare: «Bisogna avere il coraggio di chiudere e trasferire il carcere di San Vittore che ormai è in condizioni disumane e liberare quell'area». Apriti cielo. Mirko Mazzali (Sel) e esponenti dem hanno sparato subito a zero sul candidato: «Dimostra ancora una volta scarsa conoscenza del dibattito sulla città. Quella proposta era nel Pgt dell'ez giunta di centrodestra e dobbiamo ringraziare l'allora assessore all'Urbanistica De Cesaris che lo ha modificato, impedendone la chiusura. San Vittore deve rimanere nel centro città». E pare che la De Cesaris non abbia voluto credere alle proprie orecchie finchè non l'ha sentito. Ieri ha giustificato, «durante quei dibattiti ci si fa prendere dall'agitazione». Tant'è, il manager cercando l'approvazione dell'ex vicesindaco si è rimangiato la dichiarazione: «Probabilmenet la soluzione migliore è la rigenerazione di San Vittore». Ma anche sugli scali ferroviari il coordinatore di Forza Italia Fabio Altitonante rimarca che le promessa di «rivotare la stessa delibera è poco credibile». E poco auspicabile. Se vincerà il centrodestra «inseriremo nell'accordo una circle line ferroviaria».E al parco Trotter un elettore ha chiesto a Majorino di fare sintesi con la Balzani (insieme sul palco).
«Non mi ritiro» ripete l'assessore. La vice insiste: «Di fronte alle responsabilità politiche i personalismi devono lasciare il passo, e non si può liquidare sbrigativamente la richiesta dicendo mi sono candidato per primo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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