Muba, arena o "Beaubourg". Padiglione 3 senza destino

Terminato il restauro esterno del Palazzo delle Scintille. Dopo il caos ricorsi, il Comune non decide cosa farne

Muba, arena o "Beaubourg". Padiglione 3 senza destino

Da sede del Museo del Bambino, a palazzetto della musica a Beaubourg milanese, la travagliata storia, che non ha ancora trovato un finale, dello storico Padiglione 3 dell'ex fiera. L'edificio, firmato dall'architetto Vetti Violi nel 1923, conosciuto come Palazzo delle Scintille, infatti, è stato riportato all'antico splendore. Ma ancora il Comune, che è il proprietario, non ha deciso quale sarà il suo destino. Il padiglione, nato nel 1922 come Palazzetto dello Sport è l'unico superstite della vecchia fiera, abbattuta, come noto, per lasciare spazio al nuovo quartiere di City Life con le sue tre torri. Bene ora City Life, come scomputo oneri di urbanizzazione, ha completato il restauro e il risanamento conservativo delle facciate, restituendo alla città l'opera dei primi Novecento.

Il restauro è stata realizzato in coordinamento con il Comune e la Soprintendenza alle Belle Arti, per risanare le quattro facciate dello storico palazzo. I lavori, iniziati nel marzo del 2017 per un importo di 6,6 milioni di euro, hanno riportato alla luce gli elementi decorativi in tardo gusto Art Nouveau con una particolare attenzione ai serramenti esterni. La facciata Est, verso piazza VI Febbraio, è il fronte che ha mantenuto maggiormente inalterati gli elementi decorativi che contraddistinguono l'edificio. Le facciate nord, sud e ovest, completamente nascoste dagli altri padiglioni sono state riportate alla luce dopo decenni grazie alla recente demolizione.

Da completare ora il restauro interno del palazzetto in stile Art Nouveau, da venti milioni di euro, che dovrebbe partire il prossimo anno. Da decidere prima la destinazione, che appunto è passata dalla prima ipotesi di sede del Muba, che nel frattempo ha trovato casa alla Rotonda della Besana, ad arena della musica da 13mila posti, passando per la versione milanese del Beaubourg. Ora il nulla. Se non la chiara volontà di adibirlo a spazio culturale per la città.

Il bando lanciato nel 2014 dalla giunta Pisapia chiedeva la realizzazione di un'arena-anfiteatro da 13.500 posti (5mila quelli a sedere) per la musica e i concerti, ma anche spazi per il teatro, per le famiglie, per le mostre, con caffè letterario e spazi per la ristorazione, era stato vinto da TicketOne società leader nella vendita di biglietti per spettacoli e concerti. A causa di un ricorso effettuato da Forumnet del gruppo Cabassi, arrivato secondo, e di tutta la vicenda giudiziaria che ne era seguita, i lavori erano stati bloccati e il bando annullato.

La scorsa estate si vagheggiava di un modello nuovo di spazio dedicato alla molteplicità dei nuovi linguaggi artistici del contemporaneo con una governance innovativa, che avrebbe potuto richiamare la formula

del Beaubourg, ma anche quell'ipotesi sembra tramontata. Nel frattempo l'affascinante e versatile spazio fa da scenario a sfilate, convegni, eventi. Il 30 intanto verrà inaugurato il nuovo shopping district di City Life.

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