«Natale? Una miniera d'oro, ma non a Milano»

«Natale? Una miniera d'oro, ma non a Milano»

Si chiama «Christmas Experience» l'atmosfera da cartolina che infondono alcune capitali nel mondo, quali Londra, New York, Parigi. «Per Milano non è così. Pur essendo la città che richiama un turismo da shopping, legato quindi al bello inteso in senso lato, nelle vacanze natalizie gli stranieri non la trovano all'altezza del fascino festivo. L'anno scorso abbiamo iniziato a sviluppare la Christmas Experience nel Quadrilatero della moda, ma vogliamo espanderla in altre zone della città».
Guglielmo Miani, presidente dell'associazione via Monte Napoleone, nel dicembre 2012 ha stipulato una convenzione con Radio Montecarlo e Milano è stata la prima città al mondo a diffondere melodìe natalizie in Montenapo, via Verri e Sant'Andrea. Proposta ripetuta anche ora e già arrivata a un alto gradimento visti i messaggi e le mail ricevuti da Miani. Non è facile far risuonare «White Christmas» piuttosto che «Silent Night» con le casse acustiche nascoste nelle sfere verdi dell'addobbo, per offrire dalle 10 alle 19.45 una diffusione ovattata perché il Natale è una dimensione silente e lieta dell'orecchio. Radio Montecarlo ha taciuto solo venerdì 20 dicembre in segno di lutto per la morte di Loro Piana.
Per la Christmas Experience l'associazione via Monte Napoleone ha speso 150 mila euro. Ha addobbato per la prima volta un albero in piazzetta Croce Rossa, perché è assurdo che questa metropoli sfoggi solo un abete in piazza Duomo. «Abbiamo mandato in giro un Babbo Natale con un elfo che distribuiva cioccolatini ai bimbi, partendo da via Manzoni dove una volta c'era la storica Alemagna. La cioccolata «Tà» è prodotta da Tancredi e Alberto Alemagna che tra un po' apriranno un punto vendita in centro». A questo si aggiungono aperitivi e momenti d'intrattenimento nei negozi. Ma non basta. «In tutta la città non c'è un mercatino natalizio degno di tale definizione, basta andare in Germania per capirlo. Là le bancarelle vendono oggetti amorevoli. Dobbiamo scrivere la fiaba natalizia che Milano non conosce» continua Miani.
Mentre a Londra, New York e Parigi in questo periodo gli alberghi sono stracolmi, gli alberghi cittadini languiscono. «Bisogna cambiare.

Lo shopping delle festività è già stato penalizzato dalla legge che vieta di spendere più di 999 euro. A causa di questo divieto nel 2012 il mercato del lusso ha perduto 2 miliardi di euro. Dobbiamo creare bellezza e stupore, armi che rimettano in moto l'economia già strocata da provvedimenti allucinanti».

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