Noir inFestival arriva in città: il battesimo con Tim Burton

Domani in anteprima allo Iulm «La casa per ragazzi speciali di Miss Peregrine». Da lunedì i film in gara

Stefano Giani

Vite al confine. Borderline. Oggi si chiamano così. Sullo sfondo, città dall'aspetto cupo. Metropoli fitte di mistero. Insospettabili chiamati all'ultima sfida. Con se stessi. La morte. Il destino. Il noir sfila per la prima volta a Milano con «Noir inFestival», una rassegna che ha vissuto lunghe stagioni a Courmayeur e ora approda in città dopo un preambolo fatto di tanti libri e pochi film in quel di Como. Al via da giovedì sulle rive del Lario, la kermesse parte lunedì con un assaggio di tutto rispetto domani sera. All'auditorium dello Iulm è in programma l'anteprima de La casa dei ragazzi speciali di Miss Peregrine di Tim Burton che poco ha di noir e molto di fantasy, ma ha il fascino della gran parte dei titoli del regista americano. Tratto da un romanzo di successo scritto da Ransom Riggs, che nel frattempo ha pubblicato altri due volumi con il seguito della storia, il film approfondisce il tema dell'identità, intesa come capacità di dare rilievo a ciò che rappresenta il valore aggiunto di ognuno all'interno della comunità di appartenenza.

Di grande piacevolezza e pregio, destinato a grandi e piccini il film apre le danze di una kermesse che lunedì alle 14.30 allo Iulm propone in concorso Iris di Jalil Lespert - già autore di Yves Saint Laurent - remake del thriller giapponese Chaos trasferito stavolta nel cuore finanziario di Parigi. Oriente che appare sul grande schermo al termine di Iris - alle 17.30 - con il cinese Three di Johnny To, in cui un neurochirurgo si trova coinvolto nelle vicende di un gangster in fuga. Il film viene replicato alle 22.30 all'Anteo dopo la proiezione di El hombre de mil caras dello spagnolo Alberto Rodriguez (alle 20). Al centro il profilo di Francisco Paesa, uomo d'affari, trafficante d'armi, banchiere, gigolò, playboy, diplomatico, avventuriero e truffatore che ha dominato la scena spagnola negli ultimi decenni.

Martedì è il giorno di Claudio Amendola che alle 14.30 allo Iulm presenta Il permesso. 48 ore fuori, un affresco su quattro detenuti, profondamente diversi fra loro - un omicida, un innocente, una spacciatrice e un rapinatore - che cercano un riscatto forse impossibile. È la sua seconda regia dopo La mossa del pinguino. Alle 17 spunterà il faccione di Mel Gibson protagonista di Blood father di Jean-François Richet su un padre che, dopo anni sanguinari, riprende le armi per difendere la figlia. All'Anteo alle 20 replica de Il permesso seguito alle 22.30 da La larga noche de Francisco Sanctis di Francisco Marquez e Andrea Testa sul tema dei desaparecidos argentini. Alle 19 allo spazio Oberdan il franco senegalese Wulu di Daouda Coulibaly imperniato su un traffico di droga. Mercoledì sarà giornata di repliche e verdetti che si concludono con l'anteprima assoluta di Collateral beauty di David Frankel, autore de Il diavolo veste Prada.

«Noir inFestival» vanta anche cimeli

importanti che escono dalla cineteca. Su tutti spicca il capolavoro di Fritz Lang M il mostro di Duesseldorf (lunedì alle 18.30 all'Oberdan) e Quattro mosche di velluto grigio di Dario Argento (martedì alle 21 all'Oberdan).

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