Un ritorno al futuro. Mariastella Gelmini, nome forte e volto noto, diventa coordinatrice regionale di Forza Italia. Anzi, lo ridiventa, visto che lo è già stata per tre anni, dal 2005 al 2008. Anni di successi elettorali, che hanno portato diritti alla nascita del governo Berlusconi. Gelmini era ministro dell'Istruzione: ruolo impegnativo e anche scomodo, che spesso si porta dietro più oneri che onori. È anche così che la Gelmini è diventata una delle figure di riferimento di Forza Italia prima, del Pdl poi e ancora della nuova Forza Italia. Una scelta pesante, insomma. L'ex ministro, bresciana, classe 1973, non può essere definita un volto nuovo ma è certamente un volto giovane, della generazione dei quarantenni. Ed è probabilmente l'insieme delle due caratteristiche, esperienza e freschezza, a essere stata determinante nella scelta del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. La Lombardia è una regione speciale per Forza Italia, sia perché è il luogo in cui il partito è nato, la casa del suo leader, sia perché da sempre ne è stata una delle roccaforti. Realtà complessa, per la quale alla fine è sembrata preferibile una scelta di continuità. Gelmini ha intenzione di dedicarsi al rilancio del partito, segnato da un'emorragia che ha portato all'addio di numerosi esponenti di area cattolica, da Roberto Formigoni a Maurizio Lupi, e anche del presidente della Provincia, Guido Podestà, passati al Nuovo centrodestra di Alfano. Tra le priorità della neo-coordinatrice, c'è la ricerca di una sintesi tra le varie anime. E la convinzione che per ripartire sia fondamentale valorizzare gli amministratori locali. «Il primo compito dei neocoordinatori - recita una nota di Forza Italia - in accordo con il Presidente nazionale, sarà la costituzione di un Comitato di presidenza regionale costituito da altri tre componenti che li affiancheranno nello svolgimento delle loro funzioni». Parte così il totonomine.
La Gelmini dovrà confrontarsi con sfide elettorali importanti. Nella primavera 2014 sono in programma amministrative e Europee. Ma non è escluso - o almeno questa è la speranza dei vertici di Forza Italia - che si possa andare alle urne anche per le politiche. Gli appuntamenti elettorali saranno un modo per verificare la presa sul territorio e i rapporti di forze con il Nuovo centrodestra. Gelmini sostituisce Mario Mantovani, che si era autosospeso dall'incarico il 16 novembre scorso, nel momento in cui Berlusconi aveva annunciato la rinascita di Forza Italia. La nomina, o almeno i tempi, sembrano aver spiazzato la diretta interessata.
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