Milano corre e spera di andare lontano. Corre con Cortina, per conquistare le Olimpiadi invernali. Il Coni ha ufficializzato la candidatura italiana per il grande evento del 2026. Ieri l'annuncio del governatore Attilio Fontana, confermato dal numero uno dello sport italiano, Giovanni Malagò. «È una notizia che aspettavamo - ha detto il presidente della Regione Lombardia - siamo molto contenti e inizieremo a lavorare sodo perché la candidatura sia approvata dal Cio». Il governatore, insieme al sottosegretario ai Grandi eventi Antonio Rossi, giovedì sarà a Venezia per la prima riunione operativa con il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, i sindaci di
Milano e Cortina d'Ampezzo, Giuseppe Sala e Giampietro Ghedina. E Sala, da parte sua, è altrettanto scalpitante, e ha parlato di un «passo molto positivo». «Con Cortina possiamo indubbiamente lavorare molto bene» ha detto il sindaco, spiegando che «bisognerà lavorare e accelerare sulla preparazione di un ottimo dossier perché abbiamo convinto il governo, ora dobbiamo convincere il Cio».
Delusa Torino, che ha dovuto alzare bandiera bianca anche per i turbamenti interni al mondo grillino. Il vicepremier Luigi Di Maio è andato in soccorso della sindaca pentastellata Chiara Appendino, avvertendo che «o chi vuole fare le Olimpiadi se le paga da solo o le Olimpiadi non si fanno».
Ma il problema dei soldi, al momento, è l'ultimo della lista. Questo lo ha chiarito anche Fontana, facendo chiaramente intendere che un sistema lombardo-veneto può sostenere il peso della candidatura. «Mi sembra che quello dei fondi sia l'unico problema del quale, in questo momento, non dobbiamo preoccuparci - ha detto il governatore - sono convinto che le regioni, ma soprattutto l'imprenditoria sia lombarda che veneta, potrebbero essere l'elemento che ci aiuta, che interviene, che partecipa direttamente».
Al Pirellone c'è grande entusiasmo e nessuno fa niente per nasconderlo: né gli assessori allo Sport, Martina Cambiaghi, e al Turismo Lara Magoni, né il valtellinese Massimo Sertori, assessore a Enti locali, montagna e piccoli comuni, Massimo Sertori. Il sottosegretario Antonio Rossi dice: «L'Italia gioca per vincere».
La Lega è compatta. «Ha vinto il buon senso» dice Paolo Grimoldi, deputato e vicepresidente della commissione Esteri che definisce la decisione del Coni «la miglior scelta possibile, la scelta vincente».
Nel centrodestra, anche Forza Italia non ha dubbi: «Bene la scelta del Coni - ha detto la capogruppo azzurra Mariastella Gelmini - Ora Lombardia e Veneto subito al lavoro per far vincere all'Italia questa importante sfida internazionale».
La candidatura sarà presentata al Comitato Olimpico Internazionale il 9 ottobre alla Sessione del CIO in programma a Buenos Aires.
Oltre a quella italiana saranno presentate le altre candidature: Calgary (Canada), città olimpica nel 1988, Erzurum (Turchia), sede delle Universiadi del 2011, e Stoccolma (Svezia) che mai ha ospitato i Giochi della neve e del ghiaccio.Alberto Giannoni
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