Decine di mezzi di soccorso, oltre cento intossicati, più di una dozzina finiti in ospedale, con Peschiera Borromeo trasformata in una sorta di zona di guerra. Tutto per un banale, e accidentale, miscuglio di acetone e alcol all'interno della Hulls & Capelli che ha determinato un nube tossica partita spinta poi dal vento anche all'interno della vicina Tnt. La maggior parte dei suoi dipendenti in servizio ha accusato malori chiedendo l'intervento dei medici del 118. Ma alla fine nessun caso acuto e molti degli operai finiti al pronto soccorso sono stati dimessi subito dopo gli accertamenti.
È durata comunque oltre cinque ore l'allarme in via Garibaldi, prima che alle 23.30 i vigili del fuoco decretassero ufficialmente chiuso l'intervento. Le prime segnalazioni alle centrali operative, 115 e 118, erano infatti arrivate attorno alle 18 e parlavano di una nube tossica che, sprigionata dalla Hulls & Capelli, si stava allargando sopra la frazione di Canzo. L'azienda si occupa infatti della produzione di sostanze chimiche da utilizzare poi in vari settori dell'industria: dalle vernici agli inchiostri, passando per le ceramiche e persino le cartine per sigarette. Più tardi si scoprirà che alcuni addetti mentre stavano movimentando alcuni contenitori di alcol e acetone ne avevano fatti cadere un paio. I liquidi erano fuorisciti e si erano combinati creando una sostanza gassosa, giudicata poi irritante ma non tossica. «Simili a quella di un lacrimogeno» hanno poi spiegato i vigili del fuoco
Ma le prime chiamate indicavano decine di casi di persone con problemi di respirazione e bruciori agli occhi, soprattutto i dipendenti del turno 19/01 della vicina ditta di trasporti Tnt. Dal comando dei vigili del fuoco di via Messina venivano fatti uscire sette mezzi, con 25 uomini, compreso il carro «Nbcr», vale a dire «nucleare, biologico, chimico e radiologico». Altri 11 mezzi, con una trentina tra infermieri e dottori, venivano invece movimentati dal 118 tra ambulanze, auto mediche, un secondo carro «Nbcr» e un auto di coordinamento. Arriva sul posto infine anche personale della Als Milano 2, della protezione civile senza contare una ventina di carabinieri per organizzare le operazioni di soccorso.
I medici cominciavano ad assistere le diverse persone colpite dalla nube tossica, tutti con problemi agli occhi e alla gola. Alla fine verranno contati ben 111 interventi con 14 ricoveri nei diversi ospedali della zona, tutti in codice verde eccetto uno in giallo con problemi cardiaci. In particolare quattro all'ospedale San Raffaele, mentre tutti gli altri sono stati assegnati a coppie alle strutture di Melegnano, San Donato, Policlinico, Città Studi, Cardiologico. I vigili del fuoco, insieme al personale della Als, iniziavano a effettuare approfondite analisi chimiche su campioni d'aria raccolti in tempi e luoghi diversi. Alla fine però non veniva riscontrata la presenza di elementi particolarmente tossici, anzi i pompieri sentenziavano che si doveva parlare di «nube irritante» e non «tossica».
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