Cartelli, striscioni e cori. Una opiccola marea umana. È partito oggi dalla stazione Centrale il «No border train», il convoglio di rifugiati che raggiungerà il confine con la Svizzera e cercherà di di sfidare la politica dei respingimenti messa in atto da alcuni Paesi contro i richiedenti asilo politico.
Perché se è vero che le norme europee prevedono che la richiesta di protezione internazionale venga presentata nel primo paese d'arrivo - e molto spesso qeusto accande in Italia -, è anche vero che richiedenti asilo e rifugiati hanno il diritto di potersi rivolgere ad un altro Stato, soprattutto quando, come sta avvenendo nel nostro Paese, non sono garantite condizioni degne di accoglienza, con migliaia di rifugiati abbandonati a loro tessi, finendo per vivere accampati proprio in stazione, oppure ocucpando palazzi e case sfitte. Così - a centinaia e provenienti da tutta Italia - si sono ritrovati ieri in Centrale per dare vita a questa manifestazione per i diritti dei migranti.
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