Il primato di Chung alla Scala Trent'anni con la Filarmonica

Il direttore collaboratore dell'orchestra dal 1989: sarà al Piermarini con il violinista Kavakos. Tutto Brahms

Il primato di Chung alla Scala Trent'anni con la Filarmonica

Il primato del maestro d'orchestra Myung-Whun Chung alla Scala: al netto di qualche interruzione, una collaborazione quasi trentennale con la Filarmonica del teatro adesso condotta stabilmente da Riccardo Chailly. Per capire meglio: il musicista di Seul è stata/è la bacchetta più assidua dopo personaggi come Carlo Maria Giulini, Claudio Abbado e Riccardo Muti. E ancora continua spedito, infatti oggi (alla consueta «prova aperta») e domani sera sarà in concerto con la formazione sinfonica e il violinista greco Leonidas Kavakos, insieme a tutto Brahms. Fotografia del personaggio.

Intanto c'è da chiedersi la «natura» di questo rapporto artistico così duraturo. E proprio dalle parti del teatro arriva, senza tanti giri di parole, una risposta al quesito: «Chung è molto amato sia dagli orchestrali sia dal pubblico». Forse il maestro asiatico davanti alla domanda diretta si sarebbe schermito, ma non avrebbe avuto problemi ad ammettere che con l'orchestra milanese ha fatto «quasi un centinaio di concerti». E che ben presto, probabilmente verso fine estate, si troverà ancora all'estero a tenere alta la bandiera scaligera. Ma veniamo ai due imminenti appuntamenti, nell'ambito della terza data della Stagione, oggi dalle ore 19.30 la cosiddetta «prova aperta», in cui i direttori danno gli ultimi ritocchi in una serata che è a tutti gli effetti un momento di lavoro; e domani alle 20 l'evento in cartellone. Sul palcoscenico co-protagonista il violinista ateniese Leonidas Kavakos, classe 1967, considerato uno dei maggiori virtuosi del suo strumento, anche lui «vecchia conoscenza» del capoluogo lombardo - in Scala ha esordito nel 2003 - e dello stesso Chung: dopo una gioventù da fenomeno, la sua reputazione in Europa è cresciuta in maniera repentina in seguito alla vittoria del prestigioso concorso Sibelius, permettendogli di lavorare con le maggiori formazioni del vecchio continente, tra cui Berliner, Wiener Philharmoniker e la Reale di Concertgebouw. E ora il programma. Chung, Kavakos e l'orchestra affronteranno insieme una scaletta interamente dedicata al compositore romantico tedesco Johannes Brahms. Per cominciare il Concerto per violino e orchestra in Re op.77 e poi la Sinfonia n. in Re op.73.

Riguardo alle pagine scelte «l'accostamento non è casuale - viene spiegato - se si considera che le due opere presentano legami di una certa complessità: la Seconda sinfonia e il concerto videro la luce a breve distanza e condividono la tonalità d'impianto, il Re appunto; ma ancor di più la maniera sinfonica».

Con questo concerto Filarmonica rientra a casa dopo una tournée invernale portata avanti dal Maestro Chailly (da Londra a Vienna, passando per Budapest, Parigi e Lussemburgo), che ha fatto registrare un bilancio eccellente: quasi sempre sold out, grande accoglienza di pubblico e critica e già nuovi ingaggi per le prossime stagioni.

E un'immagine - che si può dire ormai consolidata - di grande formazione sinfonica, a tutti gli effetti (non solo emanazione «arricchita» di quella dell'Opera) con un suono e un'identità precise e un repertorio di primo livello, vedi i gradi autori del Novecento russo.

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