Alla quinta rapina il gioielliere fa fuoco: i rapinatori fuggono

Cinque anni fa, dopo la terza rapina in pochi mesi, Valentino aveva deciso di tenere duro e non armarsi. Ma a giugno i banditi avevano assaltato nuovamente la sua gioielleria, prendendo in ostaggio la moglie. E il negoziante ha comprato un revolver. Così ieri pomeriggio quando la sua bottega è stata presa ancora di mira ha reagito sparando mettendo in fuga i malviventi, per sua fortuna senza colpirli.
La «Valentino Oro» è un specie di istituzione al Corvetto, un negozio con due vetrine, disposto su un pian terreno e un soppalco, dove si alternano Valentino, 67 anni, e la moglie Francesca, 62. Di rapine ne hanno già subite parecchie: tre nei soli prime mesi del 2007, l'ultima, la peggiore a giugno di quest'anno. In quell'occasione quattro banditi fecero irruzione in gioielleria, mentre un complice vestito da donna rimaneva fuori a fare da palo. I malviventi presero in ostaggio la signora Francesca poi sfasciarono le vetrine impossessandosi di preziosi per 150mila euro. Valentino, al piano superiore, vide tutto senza osare intervenire per paura di mettere a repentaglio l'incolumità della moglie. Dopo quest'ultimo assalto qualcosa deve essere però scattato nelle mente del gioielliere che fino ad allora aveva sempre giurato: «Non comprerò mai una pistola». Così andò in armeria e acquistò un grosso revolver. Che ieri è stato costretto a usare.
Verso le 18.30 in negozio c'è la commessa con una cliente al pian terreno, il titolare con un'altra signora di sopra. Fuori una coppia ma forse, visto il precedente, poteva trattarsi di un uomo vestito da donna. I due abbracciati suonano per farsi aprire. La dipendente fa scattare la serratura e la coppia irrompe nel locale, facendo passare altri complici, 3 o 4 quattro. Le versioni su questo punto sono discordanti. Di sicuro erano giovani e apparentemente di etnia nordafricana. Anche in questa occasione i banditi iniziano a spaccare tutto, ma questa volta Valentino non ce la fa a non reagire. Estrae la pistola e scende le scale sparando un primo colpo in aria.

Poi sull'ultimo gradino, altri due verso i banditi, che mollano tutto e scappano a bordo di una Toyota Verso, ritrovata più tardi in via Val Maggia. Lanciato l'allarme arriva la polizia che recupera le due ogive ma non trova tracce di sangue. Per sua buona sorte il gioielliere non ha ammazzato nessuno.

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