Il paziente fragile al centro della ricerca clinica, delle attività di studio e dell'analisi sul territorio della Fondazione Salvatore Maugeri. La definizione di «fragilità» non è univoca nella comunità scientifica internazionale tuttavia, si definisce «fragile» un paziente con una ridotta resistenza ai numerosi fattori in grado di scatenare uno stato di malattia. Si tratta di soggetti «vulnerabili», molte volte affetti da malattie croniche complesse, con presenza di comorbilità, instabilità clinica, politerapia e con ridotta autosufficienza. Si possono, in alcuni casi, aggiungere problematiche sociali e famigliari che rendono ancor più difficile la gestione di questo tipo di pazienti.
Se pensiamo che tra circa 25 anni una persona su 3 avrà più di 65 anni - gli over 65 sono il 22,3 per cento della popolazione e arriveranno al 33,5 per cento nel 2045 - guardando al futuro il sistema dovrà farsi carico di questa fascia molto grande di popolazione.
«Fondazione Salvatore Maugeri desidera diventare il principale riferimento culturale nello studio e nello sviluppo di attività di prevenzione primaria e secondaria a supporto del paziente fragile - annuncia Gualtiero Brugger, presidente della Fondazione Salvatore Maugeri. In continuità con i valori del passato, valori da sempre legati alla dedizione verso i pazienti meno autosufficienti, con particolari difficoltà nell'affrontare il progressivo deterioramento del proprio stato di salute, desideriamo promuovere l'evoluzione dei modelli sanitari per la presa in carico del paziente fragile». La popolazione fragile seppur non ancora ben definita è comunque in crescita. Sono stati fatti diversi tentativi per quantificare il fenomeno. In Italia, una ricerca del 2018, svolta da un gruppo di medici di medicina generale della regione Veneto stima che più del 20 per cento dei pazienti anziani sia considerato fragile.
La Fondazione promuoverà nei prossimi anni 5 linee di ricerca in Medicina Riabilitativa Neuromotoria, Cardioangiologia riabilitativa, Pneumologia riabilitativa e in medicina del lavoro.
Guardando ancora più in avanti, verso l'ambizione di divenire promotori della cultura del paziente fragile, l'ente, che siede nel cda dell'ICS Maugeri, propone azioni concrete sul territorio e lavori di ricerca organizzativa che affianchino la linea di ricerca scientifica, volti a riconoscere la condizione di fragilità come aggravante delle patologie croniche e definirne i modelli di prevenzione e presa in carico più appropriati.
A tale scopo, Fondazione Salvatore Maugeri promuoverà da una parte una serie di indagini in partnership con
associazioni pazienti per comprendere i bisogni dei pazienti fragili, e dall'altra lavorerà con enti universitari per una migliore identificazione del paziente fragile» ha concluso Luca Damiani, consigliere della Fondazione.MBr
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