Redditi e patrimoni, il Comune fa lo 007: «Verifiche a tappeto»

La caccia all'evasore ha un giorno X: 20 febbraio. Tra poco più di un mese il Comune sguinzaglierà i funzionari su una montagna di pratiche e autocertificazioni, nel mirino ci sono tutte le dichiarazioni sostitutive rese dai cittadini tra il 2008 e il 2012 per accedere a servizi e contributi. Dalle esenzioni per le mense scolastiche alle rette agevolate per le case di riposo ai sussidi. I manifesti sono appesi in città da metà dicembre. Tempismo imperfetto: se l'obiettivo è stanare i furbetti che accompagnano i figli all'asilo col macchinone e con la mano destra firmano la richiesta di un'agevolazione, c'è il rischio che fossero già partiti per la montagna. Il tono della comunicazione - firmata dall'assessore al Bilancio Francesca Balzani in versione 007 - avrà messo in allarme allarmati più i vecchietti e le famiglie rimaste in città per tirare la cinghia. E se in quella dichiarazione di 5 anni fosse scappato in buona fede un errore? Lì si parla di «controlli massivi» e «segnalazioni all'autorità giudiziaria competente». Tant'è, la giunta offre 2 mesi di tempo (uno è quasi andato) per autodenunciarsi e rettificare eventuali dichiarazioni rese durante il quinquennio. Poi scatterà il recupero crediti e non sono escluse denunce. Il Comune, cita la «Comunicazione di avvio del procedimento di controllo straordinario delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni e di atti di notorietà e delle dichiarazioni sostitutive uniche», ha «come obiettivo primario la lotta all'evasione, anche tariffaria, per poter ottimizzare le risorse per i servizi». Dopo la decisione di istituire una task force anti-evasione, ora partono i «controlli massivi» per «evidenziare situazioni di abuso». Le verifiche «riguarderanno in particolare i dati reddituali e patrimoniali dichiarati nella domanda di ammissione» a servizi e contributi, e qualora venissero «rilevate falsità, il dichiarante decadrà dal beneficio e si procederà altresì alle dovute segnalazioni all'autorità giudiziaria competente». I controlli - é un avvertimento - «si concluderanno nel minor tempo possibile», ma prima di partire il Comune ha concesso appunto 60 giorni a partire dal 20 dicembre 2013 per la segnalazione di errori». Le istanze di rettifica si potranno presentare al Protocollo di via Silvio Pellico 16 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.30, via mail a ControlloDichiarazioniSostitutive@comune.milano.it o al fax 02.88442389.
I controlli campione effettuati negli anni, su mense o sussidi per il Welfare ad esempio, hanno evidenziato un alto tasso di evasione. Il coordinatore cittadino di Forza Italia Giulio Gallera critica però aspramente il metodo-Pisapia: «La giunta inizia male il 2014 mettendo sotto inchiesta fiscale tutti i milanesi». Un'operazione «diabolica: i manifesti-minaccia sono comparsi durante le vacanze di Natale. Avvisa i milanesi che avranno 60 giorni per mettersi in regola poi farà "controlli massivi“ su tutte, ripeto tutte, le dichiarazioni e recupererà il dovuto. Puro terrorismo fiscale, un tono intimidatorio inaccettabile. Con l'aggravante di informare in sordina per cogliere in castagna anche chi ha fatto errori in buona fede».

Il Comune «si è trasformato in un piccolo Tribunale Civico. La lotta all'evasione si fa rendendo efficienti gli strumenti ordinari di riscossione, semplificando, informando, facendo intelligence sui casi davvero sospetti, non certo con manifesti da stato di polizia».

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