Rimpasto di giunta, atto secondo. Fino alla fine dell'anno non succederà nulla ma al rientro dalle ferie natalizie, quando mancherà ormai un anno e mezzo alla fine del mandato, il sindaco Beppe Sala intende mettere mano alla squadra e rafforzare (o sostituire?) le «caselle» più deboli. Di sicuro nominerà un nuovo assessore. Quando Pierfrancesco Majorino lo scorso luglio si è dimesso dal Comune per traslocare al Parlamento Ue, il sindaco ha optato per una soluzione interna: Gabriele Rabaiotti ha sommato le Politiche sociali alla Casa e ha ceduto i Lavori pubblici a Marco Granelli, che li ha accorpati alla Mobilità. Ma ora Sala intende tornare a quota dodici assessori. Terrà certamente per sè tutte le deleghe in materia di «Transizione ambientale»: ha creato un assessorato ad hoc a fine luglio e (anche in vista della campagna elettorale per il bis) intende puntare in prima persona sul tema green che ha definito «una priorità assoluta» e sta portando in piazza i giovani di Fridays for future («i giovani - ha ammesso - vogliono sentir parlare solo di ambiente»).
Partendo dalle famose «caselle deboli», nelle ultime settimane sono aumentati i malumori - anche all'interno della maggioranza - nei confronti dell'assessore all'Educazione Laura Galimberti: se dopo gli innumerevoli casi di aule allagate il centrodestra è arrivato a proporre al sindaco di passare la gestione delle scuole al consigliere Paolo Limonta, presidente di Commissione, non è un mistero che Milano Progressista reclami da tempo una poltrona in giunta. E nel mirino dell'opposizione (e non solo) continua a finire l'assessore Marco Granelli: le proteste per le buche stradali hanno fatto ammettere anche a Sala che «serve più cura». La new entry in giunta potrebbe servire ad alleggerire di una delega proprio Granelli. Potrebbe accorpare Casa e Lavori pubblici. Anche se a luglio spuntò il nome di Fabio Terragni, attuale presidente della società M4 per il settore trasporti che si avvia nel 2020 ad affrontare temi caldi come l'operazione «Milano Next» per la gestione dei mezzi pubblici o le nuove licenze taxi ancora al palo dopo lo stop della Regione.
E «ballerina», secondo i rumors, sarebbe anche la poltrona dell'assessore allo Sport Roberta Guaineri, più che altro perchè il Comune dovrà nominare a breve un rappresentante nel Comitato di gestione delle Olimpiadi invernali 2026 e Guaineri, delegata da mesi ai tavoli che hanno portato alla vittoria di Milano-Cortina contro Stoccolma e alla redazione dello Statuto della Fondazione che sarà approvato giovedì in consiglio comunale, potrebbe essere la candidata naturale.
Se per ritornare a una squadra a dodici il sindaco Sala sceglierà di promuovere un esponente dem dal Consiglio, la scelta potrebbe cadere sul capogruppo Filippo Barberis o sulle consigliere Beatrice Uguccioni o Arianna Censi.
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