"Sbirri morti", "M...". Gli insulti choc dei centri sociali agli agenti

Fratelli d'Italia chiede un intervento urgente da parte della giunta Sala

"Sbirri morti", "M...". Gli insulti choc dei centri sociali agli agenti

Slogan contro le forze dell'ordine, scritte sui muri e vetrine imbrattate sono ciò che rimane dopo il passaggio del corteo che ieri ha sfilato per le vie del quartiere Ticinese di Milano con lo scopo di celebrare il diciannovesimo anniversario dell'assassinio di "Dax", all'anagrafe Davide Cesare.

Il corteo

Il ragazzo, che all'epoca dei fatti aveva 26 anni, venne aggredito e accoltellato da Giorgio Morbi e dai suoi figli Federico e Mattia. L'omicidio dell'attivista bresciano, verificatosi nella notte tra il 16 e il 17 marzo del 2003, avvenne all'altezza dell'incrocio tra via Brioschi e via Zamenhof, dinanzi al bar Tipota. Proprio da lì è partito nella serata di ieri, mercoledì 16 marzo, un corteo composto da circa 300 militanti di vari gruppi anarchici, antagonisti e antifascisti di Milano. Oltre al ricordo di Davide Cesare, che faceva parte del centro sociale autogestito O.R.So. (Officina di Resistenza Sociale), quest'anno gli organizzatori hanno deciso di dedicare la manifestazione anche ad Adil Belakhdim, sindacalista investito e ucciso a Novara durante uno sciopero fuori dai cancelli della Lidl di Biandrate, e a Lorenzo Parelli, studente 18enne deceduto in un'azienda della provincia di Udine durante uno stage rientrante nel progetto di alternanza scuola-lavoro.

"È molto difficile trovare le parole in questa giornata", ha dichiarato all'apertura dell'evento un'esponente dell'Associazione Dax 16 marzo 2003. "Sono passati diciannove anni ma ogni anno che passa e' sempre piu' complesso ricordarlo. Ogni anno cerchiamo di portare avanti il ricordo di Davide senza vittimismo e nella maniera piu' dignitosa possibile", ha aggiunto.

Le scritte e lo sfogo di FdI

A seguito del passaggio dei manifestanti, tuttavia, sono comparse alcune scritte contenenti insulti contro le forze dell'ordine, che hanno prodotto immediate reazioni nel mondo politico milanese."Dopo la manifestazione antifascista dei centri sociali e degli antagonisti, il quartiere dei Navigli si sveglia con nuovi atti vandalici: danneggiati muri di palazzi storici, soprattutto in corso San Gottardo, e vetrine di istituti di credito, dove sono comparse scritte ingiuriose contro le Forze dell’Ordine", ha commenta in una nota ufficiale il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Francesco Rocca. "C'era da aspettarselo, è noto a tutti il modus operandi dei militanti antifà", ha aggiunto. "Non è più possibile tollerare slogan come “Più sbirri morti”, “1213”, la traduzione numerica dell’acronimo inglese ACAB, All Cops Are Bastard.

Non mi aspetto la condanna della Giunta Sala che chiude gli occhi di fronte ai centri sociali", ha affondato in conclusione il rappresentante di FdI. "ma mi auguro che vengano presi seri provvedimenti nei confronti di vandali e seminatori d’odio che non hanno alcun rispetto per il bene comune e per la democrazia".

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