Ai vertici del Piermarini sul punto da tempo insistono: sull'educazione musicale dei giovani bisogna fare di più. E a questo proposito, pure in questo periodo estivo di partenze, le iniziative non mancano. Anzi, vanno in scena nuove produzioni.
L'ultima della serie è L'elisir d'amore per i bambini, evidente rivisitazione dell'opera di Gaetano Donizetti. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro della Scala mercoledì (ore 15), venerdì (ore 11) e martedì alle ore 15. L'elaborazione musicale è stata affidata ad Alexander Krampe (direzione di Pietro Mianiti, regia di Grischa Asagaroff e scene-costumi di Luigi Perego). Come si diceva un titolo fortemente voluto dalla dirigenza scaligera, in particolare dal sovrintendente Alexander Pereira. C'è un progetto che procede, ovvero i «Grandi spettacoli per Piccoli», che dal 2014 a oggi ha portato nel teatro milanese circa 200mila bambini: il pubblico ha incontrato pièce liriche appositamente «adattate» con musiche di compositori del calibro di Rossini e Mozart. Ma vediamo più da vicino L'elisir d'amore a cui si potrà assistere nei prossimi giorni. L'edizione per giovanissimi conserva il patrimonio di melodie orecchiabili, ora brillanti ora malinconiche - come Una furtiva lagrima - per cui è conosciuto questo capolavoro. Sono state eliminate molte ripetizioni. Lasciati invece dei recitativi, perché i bambini si abituino anche a questa forma di canto. Il «Melodramma giocoso» viene offerto all'ascolto nella sua varietà, rispettosa dell'originale impianto narrativo, e non in una semplice selezione di arie. Anche se alcuni cori risultano ridotti (mentre altri vengono intonati dal gruppo dei solisti), vi sono numerosi passi, con duetti e scene d'insieme, che abitueranno il pubblico infantile al vivace linguaggio polifonico dell'opera buffa. Musica, maestro!
Certamente il Teatro alla Scala fa la sua parte eccome, con le sue proposte, ma da più parti però si levano voci che invitano la società in generale a fare di più, a mettere a disposizione più mezzi. Recentemente si è occupato dell'argomento - l'educazione musicale nelle scuole sul territorio milanese (studenti dagli 8 ai 13 anni) - una ricerca condotta, attraverso la società Innovation Team-Gruppo Mbs Consulting, dalla Scuola Civica «Claudio Abbado» diretta da Andrea Melis. Risultato: l'aumento delle iscrizioni alle istituzioni musicali testimonia la crescita della domanda e dell'attenzione delle famiglie.
L'indagine ha evidenziato il fabbisogno non solo di risorse finanziarie e tecniche, ma anche e soprattutto di sostegno per rafforzare la cooperazione con gli enti pubblici, le attività del terzo settore e le imprese.
Sono 59 le istituzioni pubbliche e private nella città di Milano (4 scuole primarie con progetti musicali; 27 scuole secondarie di primo grado a indirizzo musicale; 28 iniziative musicali private con attività di formazione per l'età 8-13), ma la richiesta è persino superiore ai posti che al momento nella città e i suoi dintorni risultano disponibili.
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