Lo sciopero? Peggiora solo il traffico

Le agitazioni puntano sull'effetto annuncio. Lievi disagi in serata

Nonostante gli annunci e gli allarmismi, non ha creato più di tanto disagi lo sciopero del trasporto pubblico locale di ieri, articolato in due fasce: dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio. L'agitazione, proclamata da Cub Trasporti, non ha fermato, come sperato nelle intenzioni degli organizzatori, le 4 linee della metropolitana che hanno viaggiato regolarmente e ha parzialmente rallentato il servizio di superficie. Maggiori disservizi in serata sulla M1, dove la circolazione è stata gradualmente sospesa tra Pagano e Bisceglie e tra Molino Dorino e Rho Fieramilano e sulla M2 tra Cascina Gobba e Cologno Nord.

L'agitazione, che non pare abbia scaldato più di tanto gli animi di personale viaggiante e controllori, contesta «la privatizzazione del trasporto pubblico milanese e il tentativo di scioglimento di Atm in un consorzio per cedere ai privati profitti e conoscenze». «Il servizio di trasporto a Milano è ritenuto di alto livello ed effettuato con costi equi; Atm ha professionalità e saperi che le aziende coinvolte nel consorzio proposto possono solo immaginare - si legge nel comunicato -. L'aumento del biglietto appena deciso e la strategia di creare un'associazione di imprese per prendere in gestione il servizio nasconde solo rischi per gli utenti e per i lavoratori. L'affido diretto del servizio di trasporto ad ATM da parte dell'Agenzia di Bacino e del Comune è la soluzione più adeguata per impedire di disperdere il patrimonio Atm e per contrastare le fame di profitto fatta sulle spalle degli utenti». Il riferimento è a Milano Next: la creazione di un colosso del trasporto locale, che vedrebbe il coinvolgimento di A2A Smart City, Bus Italia, Hitachi Rail, Commscon e IgpDecaux per poter partecipare alla gara per il trasporto pubblico locale, entro l'estate del 2020. La posta in gioco riguarda l'intero sistema di trasporto del bacino che comprende Milano, Monza, Lodi e Pavia, che ha già una autorità unica (l'Agenzia del Trasporto Pubblico Locale) che supervisiona il servizio in tutta l'area.

Questo è il secondo sciopero indetto dal Cub, con Usb e Sgb con lo stesso effetto: anche l'8 marzo aveva visto l'adesione del 17 per cento dei lavoratori. Identica l'adesione allo sciopero precedente del 26 ottobre.

Il risultato però è che ormai questi scioperi non bloccano il trasporto, riuscendo solo nel cosiddetto effetto annuncio: cittadini e pendolari che si organizzano preventivamente, ricorrendo alle auto o a passaggi di amici, colleghi e conoscenti, per evitare di ritrovarsi a piedi e rischiare di non arrivare a lavoro, e rimanere ingabbiati nel traffico, mentre

treni, autobus e metropolitane sfrecciano sotto i loro occhi. L'unico risultato pratico quindi che queste agitazioni riescono a produrre sono ingorghi, traffico, nervi tesi tra gli automobilisti e un picco di inquinamento.

MBr

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