Sea (a sorpresa) scalza gli argentini E firma l'acquisto dell'ex scalo Ata

Ieri la Sea ha comunicato di aver acquisito lo scalo dell'aviazione generale di Linate, l'ex Ata. L'operazione è stata decisa dal giudice fallimentare che sta gestendo la liquidazione dell'Acqua Marcia (gruppo Bellavista Caltagirone), ex controllante dell'Ata. La notizia ha sorpreso gli osservatori più attenti, perchè all'inizio dell'estate era stato comunicato tutt'altro: che la gara era stata vinta da Corporacion America, la holding argentina di Eduardo Eurnekian, da anni in pressing per entrare sul mercato italiano dell'aeronautica e degli aeroporti. Che cos'è accaduto? Come mai in luglio il gruppo argentino aveva dato per acquisito un bene non ancora suo? Nessuno lo sa. Corporation America, titolare dei 51 aeroporti argentini, più gli scali di Montevideo, Brasilia e Ierevan, aveva evidentemente parlato troppo presto.
La Sea alla fine degli anni Novanta era entrata in società con Corporation America per la gestione degli scali argentini, operazione poi smontata negli anni; Eurnekian aveva poi acquisito una quota di Volare, la compagnia poi fallita, e di recente ha ottenuto la gestione dello scalo di Trapani.
Linate-Ata era molto appetibile, se - come pare - l'offerta argentina era stata la più alta, 25 milioni. E' stato il giudice a decidere l'assegnazione alla Sea, e non c'è spazio per ricorsi.

La società guidata da Pietro Modiano ora si estende anche al piazzale Ovest che, con 24mila movimenti nel 2012, è il primo scalo di Aviazione generale (quella dei Vip) in Italia, sesto in Europa. Fattura 20 milioni, con utili di 3,8 milioni

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