Sicurezza, i piani per i treni e le stazioni

«Stiamo lavorando per migliorare la sicurezza sui treni lombardi e nelle stazioni, in attesa che il governo si decida a dare risposte concrete». Queste le parole dell'assessore regionale alla Mobilità Alessandro Sorte alla vigilia del faccia a faccia che oggi avrà il governatore Roberto Maroni a Roma con il premier Matteo Renzi nell'ambito dell'incontro delle Regioni con il governo sul tema immigrazione. «Da lunedì - ha spiegato Sorte -, alcune linee Trenord dopo le ore 18, avranno un supplemento di controlli con la vigilanza privata. Si tratta delle direttrici sulle quali si sono verificati gli episodi più gravi, come ad esempio quelle da Milano per Bergamo e Brescia. Ma non ci fermeremo qui». Un intervento urgente per fronteggiare l'emergenza. E, infatti, è lo stesso Sorte a precisare che «altra cosa è il Piano B che col governatore Maroni sto mettendo a punto e di cui potremo riparlare una volta comprese le intenzioni del governo».

Governo a cui Maroni e l'intero centrodestra chiederanno di «stabilizzare» a Milano i 2mila agenti inviati in città come rinforzo per il semestre dell'Expo. Con il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Riccardo De Corato pronto a chiedere che a fermarsi a Milano siano anche i 1.300 militari inviati in queste settimane. Di ieri anche l'intervento della coordinatrice di Forza Italia Mariastella Gelmini, pronta a denunciare il fatto che «la sicurezza nelle città lombarde, a partire dal sistema della mobilità e dalle ferrovie, è diventata un'emergenza grave: la Lombardia ha chiesto un intervento straordinario per garantire i ferrovieri e i cittadini dalle bande di immigrati irregolari che imperversano nelle stazioni ferroviarie, sui treni ma anche in molti quartieri popolari e se il governo non risponderà con l'energia necessaria, sarà la Lombardia provvedere direttamente».

Alla base della denuncia i dati di Trenord secondo i quali le direttrici che da Milano viaggiano verso Treviglio, Bergamo e Brescia sono tra le più colpite. Sulla linea Verona-Brescia-Treviglio-Milano, nei primi cinque mesi dell'anno sono stati già 25 gli episodi gravi, con ben 5 aggressioni al personale. Un rapporto, quello di Trenord, secondo il quale «si è assistito a un notevole incremento di eventi, criminosi e non, che interferiscono in maniera determinante nel regolare svolgimento delle attività del servizio ferroviario, provocando ritardi e soppressioni, nonché disagi ai clienti e al personale di bordo». In particolare episodi di «atti vandalici, furti e rapine, aggressioni e minacce ai clienti e al personale di Trenord».

Per un bilancio che nel 2015 parla di «538 eventi vandalici, 46 aggressioni e minacce al personale di bordo, 44 furti, rapine, molestie sessuali, atti osceni e aggressioni ai viaggiatori, 212 segnalazioni per spaccio di sostanze stupefacenti, viaggiatori intemperanti, evasioni dei titoli di viaggio e presenza di indigenti».

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